Alle 21,32 del 30 aprile, a poche ore dalla Festa del Primo Maggio, 64 oss che hanno lavorato nel reparto Covid e nella rianimazione in questo anno di emergenza sono stati licenziati via mail a Pescara.
Lo denuncia Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista e spiega su abruzzoweb.it: “Assunti attraverso la nota società di lavoro somministrato/interinale Manpower quando c’era bisogno di personale per affrontare la pandemia ora vengono scaricati come una merce usa e getta“.
Acerbo, da ex-paziente del reparto Covid, ha raccontato la disponibilità e professionalità durante turni massacranti, “per assistere le tante persone ricoverate mettendo a rischio anche la propria salute”.
“Trovo vergognoso – aggiunge il segretario – che la direzione della Asl prima abbia fatto ricorso al lavoro interinale e poi quando si è decisa a passare dal ricorso alle agenzie interinali a propri bandi di assunzione a tempo determinato non abbia previsto delle modalità che potessero garantire queste lavoratrici e lavoratori. Così le istituzioni ringraziano dei giovani che si sono messi a disposizione nel momento di massimo rischio e di massima sofferenza del sistema sanitario? Gli eroi sono già stati dimenticati?”.
Mercoledì gli oss manifesteranno alle 10,30 davanti al Consiglio Regionale in Piazza Unione.
- Asst Niguarda di Milano: concorso per 5 posti da infermiere
- Crollo a Scampia: la tragedia raccontata nel toccante post di un’infermiera dell’ospedale Santobono
- Verona, infermieri e oss del Policlinico di Borgo Roma in stato di agitazione: “Turnistica massacrante”
- Muore dopo una cena a base di pesce: medico e infermiere indagati per omicidio colposo
- Aggressioni al personale sanitario, Sposato (Opi Cosenza): “L’Azienda ospedaliera si costituisca parte civile”