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Superare l’esame di Stato di infermieristica: una guida completa

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Tesi infermieristica “L’efficacia della musicoterapia nella riduzione dell’ansia e del dolore postoperatori: studio sperimentale”
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Da studente a professionista: il percorso per diventare infermiere in Italia

L’Esame di Stato rappresenta un momento cruciale per gli studenti del corso di laurea in Infermieristica, segnando il passaggio dal mondo accademico a quello professionale. Non solo è un requisito per la laurea, ma è anche essenziale per l’iscrizione all’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI), permettendo di esercitare la professione. In questo articolo, esploreremo le diverse fasi dell’esame e condivideremo consigli pratici per affrontarlo con serenità e successo.

Struttura dell’esame di Stato per infermieri

Ogni università in Italia ha la libertà di personalizzare l’Esame di Stato in base al proprio curriculum e alle esigenze degli studenti. La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) sottolinea l’importanza di un esame che rifletta il percorso formativo individuale. Ad esempio, l’Università di Bologna include sia una prova scritta che orale. Gli studenti devono elaborare un piano assistenziale dettagliato per un caso clinico specifico durante la prova scritta, mentre la prova orale prevede un approfondimento del caso con la commissione esaminatrice.

Le linee guida della FNOPI

Prova pratica

Il documento della Conferenza permanente prevede che nella prova pratica siano valutate le competenze esito di cui ai descrittori di Dublino 2, 3 e 4:

2. conoscenza e capacità di comprensione applicate – applying knowledge and understanding,

3. autonomia di giudizio – making judjements,

4. abilità comunicative – communication skills, e, in particolare, la capacità di individuare problemi, assumere decisioni su problematiche professionali, individuare priorità su singoli pazienti, gruppi o processi lavorativi, progettare e decidere interventi sulla base delle evidenze disponibili e delle condizioni organizzative, agire in sicurezza, considerare nel proprio agire le dimensioni etiche, deontologiche e legali; dimostrare orientamento alla pratica interprofessionale, valutare gli effetti sui pazienti.

Il documento prevede inoltre che le modalità di svolgimento della prova pratica possano comprendere una o più modalità tra le seguenti indicate:

  • prova scritta strutturata, semi-strutturata o con domande aperte su casi/situazioni paradigmatiche della pratica professionale.
  • colloquio orale con discussione di casi o di un elaborato/progetto.
  • osservazione di abilità professionali (es. tecniche, relazionali, diagnostiche, progettuali) in contesti clinici reali, in contesti simulati di laboratorio o con supporto di video – esame strutturato delle competenze cliniche (OSCE).

Secondo le indicazioni fornite, congiuntamente, dal MIUR e Ministero della Salute (circolare 30 settembre 2016), la prova può svolgersi secondo 2 modalità alternative:

a) simulazione pratica, strutturata in modo da permettere al laureando di dimostrare l’acquisizione di conoscenze e abilità pratiche, tecniche e relazioni;

b) prova con domande a risposta chiusa e a risposta aperta su casi clinici o situazioni paradigmatiche della pratica professionale.

Le modalità sopra riportate possono essere integrate con un colloquio ove la Commissione, lo ritenesse opportuno.

Non sono considerate valide eventuali prove scritte con quiz valutativi delle sole conoscenze teoriche

Il livello minimo di performance atteso nella prova a valenza applicativa per essere considerata superata è del 60%.

La modalità delle prove a valenza applicativa sono di norma indicate nel Regolamento Didattico del Corso di Studio e nella Scheda SUA per assicurare un’ampia e diffusa comunicazione agli studenti, agli Ordini e ai portatori d’interesse per rinforzare la condivisione delle modalità e dei contenuti dell’esame finale.

La prova deve:

a) Basarsi sulla selezione delle competenze ‘core’ attese da un laureato. Tali competenze sono di norma individuate con le Rappresentanze professionali (L. 3/2018 art. 3 comma f) e dei servizi;

In particolare occorre selezionare le competenze infermieristiche assicurando:

  • un equilibrato campionamento delle competenze da valutare affinché siano esemplari della pratica attesa dal laureando, evitando enfasi sui dettagli;
  • un’elevata pertinenza ai problemi prioritari di salute selezionati sulla base dei seguenti criteri: pertinenza, prevalenza, gravità, possibilità di trattamento, esemplarità pedagogica, contributo interdisciplinare;
  • un’adeguata contestualizzazione nei diversi setting di pratica generalista, con una particolare attenzione anche ai servizi territoriali, di comunità e residenziali.

b) Essere standardizzata, esponendo ogni studente:

  • allo stesso livello di complessità;
  • ad una prova in cui la misurazione dell’esito sia predefinita e condivisa dalla  Commissione per ridurre la variabilità di giudizio dei valutatori.

c) Fare riferimento a fonti scientifiche, linee guida evidence based, testi aggiornati.

d) Essere anonima, quando possibile.

Come prepararsi all’esame di stato per Infermieri

La preparazione è fondamentale per il successo. La FNOPI raccomanda un percorso di preparazione chiaro, con standard ben definiti e linee guida utili. Le università supportano gli studenti con incontri propedeutici e simulazioni dell’esame, assicurando che ogni candidato si presenti al meglio il giorno dell’esame. Ecco alcuni consigli per una preparazione efficace:

  1. Organizzazione del tempo: Crea un piano di studio che divida il materiale in sezioni gestibili e stabilisci scadenze realistiche per ogni argomento.
  2. Tecniche di memoria: Utilizza tecniche di memoria come la ripetizione spaziata e i mnemonici per ricordare informazioni importanti.
  3. Apprendimento attivo: Impegnati in attività come la discussione di gruppo, la risoluzione di casi di studio e la pratica con domande di esame precedenti.
  4. Riposo e benessere: Assicurati di dormire a sufficienza e fare pause regolari durante lo studio per mantenere la mente fresca.
  5. Simulazioni d’esame: Partecipa a simulazioni d’esame per abituarti al formato e alla pressione dell’Esame di Stato.
  6. Feedback costante: Chiedi feedback regolari ai tuoi professori o colleghi per capire dove migliorare.
  7. Mindfulness e tecniche di rilassamento: Pratica la mindfulness e tecniche di rilassamento come la meditazione per gestire lo stress.
  8. Alimentazione e esercizio fisico: Mantieni una dieta equilibrata e fai esercizio regolarmente per supportare la tua salute fisica e mentale.

Gestione dello stress durante l’esame di Stato

Affrontare una commissione di esame può essere intimidatorio. Per gestire l’ansia, è utile trasformare la pressione in un vantaggio. Ecco alcune strategie:

  • Simulazioni: Partecipare a simulazioni d’esame può ridurre l’ansia e migliorare la performance.
  • Mindfulness: Praticare tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga può aiutare a mantenere una mentalità positiva.
  • Supporto di gruppo: Studiare in gruppo e discutere le proprie scelte assistenziali può essere un ottimo modo per prepararsi sia alla prova scritta che a quella orale.

La pratica clinica nell’esame di Stato per infermieri

La pratica clinica è un aspetto fondamentale dell’Esame di Stato. Permette agli studenti di applicare le conoscenze teoriche in situazioni reali, sviluppando competenze tecniche, decisionali e comunicative essenziali. Inoltre, valuta la capacità dello studente di eseguire una valutazione olistica del paziente, pianificare l’assistenza, intervenire in modo appropriato e valutare l’efficacia dell’assistenza prestata. Attraverso la pratica clinica, gli studenti imparano a integrare il Codice Deontologico nell’assistenza, rispettando i principi etici e legali della professione.

Conclusione

Dopo tre anni di studi intensi, gli studenti si avvicinano all’Esame di Stato con la giusta preparazione e un livello di ansia gestibile. Studiare in gruppo e discutere le proprie scelte assistenziali può essere un ottimo modo per prepararsi sia alla prova scritta che a quella orale. Ricordate: se avete raggiunto questo traguardo, avete già dimostrato di avere tutto ciò che serve per superare l’esame con successo.

L’Esame di Stato non è solo un test, ma un passaggio fondamentale nel viaggio per diventare un infermiere qualificato. Con la giusta preparazione e mentalità, ogni studente può affrontarlo con fiducia, pronto a intraprendere una carriera gratificante nel campo dell’infermieristica.

Per ulteriori dettagli sulle linee guida per lo svolgimento dell’esame finale, consultare le linee di indirizzo della FNOPI.

Ricorda, se sei arrivato fino a questo punto del percorso universitario vuol dire che hai tutte le carte in regola per farcela.

Redazione Nurse Times

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