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Rivoluzione per l’accesso a Medicina: si passa a un periodo “filtro” di sei mesi

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Riforma nell’accesso a medicina in Italia: novità in arrivo con l’Introduzione di un periodo filtro di sei mesi per i corsi caratterizzanti

Il sistema di accesso alle facoltà mediche potrebbe subire un cambiamento significativo, con il governo e il Ministero dell’Università e della Ricerca che valutano l’opportunità di introdurre un periodo filtro di sei mesi. Questa proposta è emersa a seguito dello slittamento delle sessioni selettive del 2024 e delle sfide legali contro il sistema del Tolc Med, ideato dall’ex Esecutivo.

L’obiettivo principale di questa possibile modifica è introdurre corsi caratterizzanti durante il periodo filtro, i cui risultati determinerebbero l’ammissione o meno agli studi di Medicina. Questo modello, se adottato, si discosta dal sistema francese con un periodo filtro più breve, offrendo agli studenti non ammessi l’opportunità di recuperare crediti nel caso decidessero di iscriversi a un’altra facoltà.

I dettagli di questa proposta saranno definiti nei prossimi mesi attraverso strumenti legislativi, stabilendo il numero e la natura degli esami da superare.

Si sta anche considerando l’opzione di utilizzare facoltà diverse rispetto a Medicina per evitare intasamenti e organizzare in modo efficace i corsi caratterizzanti.

Un punto chiave è che questa novità dovrebbe entrare in vigore tra un anno, dando il tempo necessario per elaborare e implementare il nuovo sistema. La prossima selezione sarà gestita da test i cui quesiti saranno estratti da una banca dati aperta e pubblica, risolvendo così le critiche sollevate dal Tar del Lazio.

Il sindacato Anief mostra favore nei confronti di questa ipotesi, sottolineando che un accesso libero al primo semestre alle Facoltà di Medicina e Chirurgia potrebbe contribuire a superare la carenza di personale specializzato nel settore sanitario, in particolare di personale medico.

Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini si è dichiarato disponibile al dialogo con tutte le forze politiche e gli attori coinvolti. Con un iter parlamentare in corso, sembra che le audizioni siano il contesto più opportuno per discutere e definire questa proposta che potrebbe segnare un cambiamento significativo nell’accesso agli studi medici in Italia.

Redazione Nurse Times

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