Autori
Riccardo Sperlinga RN, Msc, Nursing Professor, Department of continuing education and training in the health professions Mauriziano Hospital, University of Turin (Italy), School of Medicine, Master’s degree program in nursing and midwifery science; Catholic University of the Sacred Heart, Faculty of Medicine and Surgery, Master’s degree program in nursing and midwifery science, Cottolengo Hospital Torino, Italy
Simona Frigerio PhD, RN, Nurse Manager, City of Health and Science Hospital, University of Turin, Torino, Italy
Arianna Audisio RN, Msc, Nurse middle manager, Nursing home, Orpea Torino, Italy
Chantal Marcellino RN, Emergency Department, City of Health and Science Hospital, University of Turin (b), Torino, Italy
Alyssa Marcellino RN, Pediatrics Department, Alessandria Hospital, Alessandria, Italy
Enrica Scavino RN, Msc, Nursing Professor, Catholic University of the Sacred Heart, Faculty of Medicine and Surgery, School of nursing, Cottolengo Hospital Turin, Italy
Chiara Ienopoli RN, Msc, Cardiology departement, Santa Croce Hospital (f), Moncalieri, Italy
Marta Colombatto RN, Nephrology department, Ciriè Hospital, Ciriè, Italy
Introduzione
Il contesto socio-demografico italiano è in continua evoluzione, con un invecchiamento della popolazione che pone l’attenzione sulle strutture di assistenza per gli anziani non autosufficienti. Un recente studio multicentrico, condotto in due Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) a Torino, ha focalizzato l’attenzione su aspetti critici legati alla salute e all’organizzazione delle cure.
Contesto e Obiettivi dello Studio
L’aumento della popolazione anziana porta con sé una crescente necessità di strutture dedicate. L’obiettivo primario di questa ricerca è esaminare la prevalenza di esiti sensibili, come contenzione fisica, cadute, lesioni da pressione e accessi al DEA, concentrandosi anche sullo skill mix del personale e la sua correlazione con tali esiti.
Metodologia
Il campione di studio ha coinvolto 152 pazienti nelle due RSA selezionate. La raccolta dati ha abbracciato aspetti socio-demografici, valutazioni clinico-assistenziali e dettagli sull’organizzazione del personale. Strumenti specifici per ogni esito sensibile sono stati utilizzati per garantire una raccolta dati accurata.
Risultati
L’analisi ha rivelato che l’86.2% dei pazienti ha subito contenzione fisica, mentre la percentuale di cadute si è attestata tra il 13.1% e il 17.7%. Le lesioni da pressione hanno interessato dall’8.9% al 12.1%. Particolare attenzione è stata dedicata agli accessi al DEA e alle implicazioni di tali esiti sulla qualità complessiva dell’assistenza.
Discussione
Emergono considerazioni etiche sulla frequenza dell’uso della contenzione fisica, sollevando interrogativi sull’equilibrio tra la sicurezza del paziente e la sua libertà. Nonostante le misure preventive, le cadute persistono come una sfida, richiamando l’attenzione su strategie più efficaci di prevenzione.
Conclusioni e Implicazioni Pratiche
I risultati evidenziano criticità nella gestione dell’assistenza agli anziani nelle RSA italiane. L’implementazione di protocolli avanzati e la formazione specializzata del personale potrebbero rappresentare le chiavi per migliorare la qualità dell’assistenza. Questo sottolinea l’urgenza di ulteriori indagini per affrontare le complessità emergenti nel contesto dell’assistenza agli anziani.
La letteratura scientifica sulla qualità dell’assistenza agli anziani in Italia è ancora in fase di sviluppo. Questo studio contribuisce in modo significativo, ma sottolinea la necessità di future ricerche mirate a formulare strategie più mirate e a guidare l’evoluzione delle RSA nel contesto dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.
Redazione NurseTimes
Fonte: www.infermiereonline.org
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