E’ accaduto all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Denunciato l’aggressore. Lesioni guaribili in dieci giorni per il sanitario.
L’episodio si è verificato domenica mattina al Pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, dove un paziente 43enne avrebbe aggredito alle spalle un infermiere, colpendolo con due pugni sulla testa. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo era stato ricoverato il giorno prima per dolori addominali e si trovava su una barella. A un certo punto la sua flebo si sarebbe staccata e lui si sarebbe momentaneamente allontanato, per poi tornare al suo posto e chiedere all’infermiere di riattaccare il tubicino alla valvola.
Il sanitario, alle prese con altri pazienti e pure con una telefonata di servizio, gli avrebbe chiesto di aspettare un attimo. Risposta non gradita dal paziente, che si sarebbe nuovamente alzato dalla barella e, dopo aver gridato qualcosa, si sarebbe scagliato contro colui che aveva “osato” metterlo in attesa. Per bloccarlo si è reso necessario l’intervento delle guardie giurate. In seguito sono giunti sul posto anche gli agenti di polizia, che hanno denunciato l’aggressore, rimasto in ospedale. L’infermiere ha invece riportato lesioni giudicate guaribili in dieci giorni.
Quanto accaduto riaccende i riflettori sulla questione sicurezza negli ospedali palermitani (e non solo). Non è infatti la prima aggressione registrata ultimamente a Villa Sofia. E qualche settimana fa un episodio analogo, ma ai danni di un medico, si era verificato al Policlinico. Colpa anche della carenza di personale, che costringe gli operatori sanitari a occuparsi di più pazienti contemporaneamente.
Redazione Nurse Times
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