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Regione Puglia approva le indicazioni operative per assumere nelle Asl

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Regione Puglia approva le indicazioni operative per assumere nelle Asl
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La Regione Puglia ha approvato le indicazioni operative per le procedure di assunzione nelle Asl. La Giunta ha quindi stabilito che i direttori generali dovranno procedere a completare tutte le procedure concorsuali già bandite e alle relative assunzioni di personale a tempo indeterminato nei limiti di quelle autorizzate.

Inoltre dovranno portare a completo scorrimento ed esaurimento tutte le graduatorie vigenti sia per la dirigenza medica che per il comparto. Asl e ospedali, in via residuale e al solo fine di sopperire alle necessità assunzionali nelle discipline di maggiore criticità e nelle more dell’espletamento e conclusione dei concorsi unici regionali, potranno effettuare assunzioni di personale a tempo determinato, facendo ricorso preliminarmente alle graduatorie in vigore o, in mancanza di graduatorie in corso di validità, indire avvisi pubblici a tempo determinato.

La Regione Puglia ha stanziato 14 milioni di euro per l’avvio del bando pubblico per il potenziamento della rete emergenza-urgenza, rivolto agli enti ecclesiastici convenzionati con il sistema sanitario regionale. “Sarà così potenziata la rete dell’emergenza sanitaria, garantendo una maggiore appropriatezza dei ricoveri attraverso una ridefinizione delle relative strutture in chiave evolutiva, selezionando gli interventi necessari”, spiegano dalla Regione.

“La Regione Puglia – ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -, ha deliberato il finanziamento di 40 milioni di euro per gli enti ecclesiastici che sono dentro il sistema sanitario regionale e che sono dotati di pronto soccorso, attraverso cui erogano prestazioni ‘salvavita’. Risorse che contribuiranno a diminuire le liste di attesa”.

Le maggiori risorse aprono la possibilità, infatti, per gli ospedali Panico di Tricase (Lecce), Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari), Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia) e C.B.H. di Bari, unica Casa di cura accreditata pugliese dotata di pronto soccorso, di aumentare le prestazioni che servono a diminuire le liste di attesa, impiegando le risorse regionali aggiuntive.

La Regione Puglia ha chiesto al Dipartimento della Salute di anticipare gli effetti che si produrranno con l’unificazione dei centri unici di prenotazione (Cup), in modo che, con le maggiori risorse disposte dalla Giunta, possano avere accesso alle prestazioni tutti i cittadini in lista di attesa. Le strutture comunicheranno precisamente quali prestazioni in più saranno erogate, misurando così la diminuzione delle liste di attesa conseguita.

“Stiamo impegnando ingenti risorse pubbliche per fare in modo che il nostro sistema sanitario regionale possa crescere e migliorare dando risposte adeguata alle esigenze dei pugliesi”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, evidenziando che “con le maggiori risorse decise in condivisione con il Consiglio regionale abbiamo operato una precisa scelta politica, riconoscendo come prioritari i bisogni di salute delle persone, al fine anche di superare l’impatto che l’emergenza pandemica ha avuto sui servizi sanitari”.

Il Consiglio regionale della Puglia, attraverso il suo bilancio autonomo, investe 1,4 milioni di euro per lo studio delle malattie rare. Sono 14 i progetti che saranno finanziati, presentati dal segretario generale del Consiglio, Mimma Gattulli.

La presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, dopo aver ringraziato il suo predecessore, Mario Loizzo, per l’intuizione che lo portò a inserire nella Legge 15/2018 l’emendamento che consente oggi di usufruire di questi fondi, ha detto: “Siamo convinti che senza ricerca non può esserci progresso. Gli anni della pandemia hanno dimostrato quanto la politica nazionale sia stata miope negli investimenti sulla ricerca. Per questo il Consiglio regionale ha voluto dare il suo contributo, sostenendo ben 14 progetti di ricerca sulle malattie rare diffuse nella nostra regione. Patologie che non ricevono l’attenzione da altri centri di ricerca. Divulgheremo questi progetti attraverso una pubblicazione scientifica, al fine anche di creare sinergie con le aziende di settore per dare un seguito ai risultati”.

L’Asl Bari per il 2023 conferma una crescita dell’1,7 percento. Il valore della produzione, infatti, al 31 dicembre 2023 supera i 2,6 miliardi di euro, con alcune voci significative tra cui i 553 milioni utilizzati per l’acquisto di beni (+8%), più di 1,3 miliardi per servizi sanitari (+2,3%) e 518 milioni spesi per il personale (+2,6%).

I numeri dell’Asl Bari confermano il suo peso specifico tra le 110 aziende sanitarie italiane, essendo settima per popolazione servita e tra le prime per valore della produzione. Nell’assistenza ospedaliera, in particolare, il 2023 ha fatto segnare un incremento rilevante dei ricoveri, che risultano complessivamente in crescita per oltre l’8% nel numero (47.423) e per quasi il 10% nel valore (163.769.138,20), con il contestuale aumento dei ricoveri con complessità più elevata e un picco del +25,4% nel numero dei ricoveri in day hospital (1.886).

In crescita anche le prestazioni ambulatoriali ospedaliere per esterni: oltre 5,7 milioni nel 2023 (+ 7,8% rispetto al 2022), con una significativa performance per Patologia clinica (+8,4%) e Day service (39.204, +15,7%).

Redazione Nurse Times

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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