Uno studio ha approfondito l’effetto dell’assunzione di zinco che, nelle giuste dosi, può aiutare a tenere sotto controllo la pressione sanguigna. Lo zinco è un minerale che generalmente si considera utile per rafforzare il sistema immunitario. È necessario per il funzionamento di diversi ormoni, inclusi quelli della tiroide, l’insulina, gli ormoni sessuali e l’ormone della crescita. La sua presenza è importante sia per stabilizzare le membrane e altri componenti cellulari, sia per la struttura e l’integrità degli organi. È essenziale per la divisione cellulare e per la crescita e lo sviluppo durante la gravidanza, l’infanzia e l’adolescenza. Lo zinco è anche coinvolto nella sintesi del DNA, nell’espressione dei geni, nella risposta immunitaria, nella guarigione delle ferite e nella riparazione dei tessuti. Infine è coinvolto nella percezione del gusto e dell’olfatto.
Lo studio sopra citato è stato pubblicato su Nature Comunications. Secondo i ricercatori questo elemento chimico colpisce i muscoli, le cellule endoteliali e i nervi sensoriali insieme, riducendo la quantità di calcio nei muscoli e inducendoli a rilassarsi. Questo, a sua volta, si traduce in un aumento del flusso sanguigno e in un abbassamento della pressione sanguigna. Sono in particolare gli ionofori di zinco (veicoli chimici che trasportano ioni, come appunto lo zinco) che causano vasodilatazione e riducono la pressione sanguigna.
“Lo zinco è un importante ione metallico in biologia e, dato che calcio e potassio sono famosi per il controllo del flusso sanguigno e della pressione, è sorprendente che il ruolo dello zinco non sia stato precedentemente apprezzato” ha dichiarato uno degli autori della ricerca, il dottor Scott Ayton.
- Demansionamento in Basilicata, Aadi: “Primario cambia pannoloni e pulisce padelle”
- Virus Oropouche, a rischio di trasmissione sessuale. Isolato all’IRCCS Negrar nel liquido seminale: è la prima volta al mondo
- Bonus Natale di 100 euro per i lavoratori dipendenti: un incentivo controverso
- Alessandro Stievano (referente Fnopi) nominato Chief Nursing Officer per rappresentare l’Italia nei contesti europei e mondiali
- Prescrizione infermieristica, Alvaro (Sisi): “Nessuna ingerenza nell’attività dei medici. Allarmismo Fnomceo mina fiducia nel sistema sanitario”
Fonte: greenme.it (F. Biagioli); humanitas.it