Il vaiolo delle scimmie, noto anche come Mpox, è una malattia infettiva zoonotica causata dal virus MPXV, simile al virus del vaiolo umano. Recentemente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie a causa della rapida diffusione del virus in diversi paesi africani e del rilevamento di una nuova variante del virus.
Questa nuova ondata ha colpito in particolare la Repubblica Democratica del Congo (RDC), dove sono stati segnalati oltre 14.000 casi e 524 decessi dall’inizio del 2024.
La decisione dell’OMS è stata presa anche in considerazione del fatto che il virus si sta diffondendo in paesi confinanti che non avevano precedentemente segnalato casi di vaiolo delle scimmie, aumentando il rischio di un’ulteriore espansione del virus in Africa e oltre. Inoltre, la nuova variante del virus è più contagiosa e pericolosa, con un tasso di mortalità stimato al 3,6%.
L’OMS ha sottolineato l’importanza di una risposta globale coordinata per affrontare questa emergenza sanitaria e proteggere le popolazioni più vulnerabili, come donne e bambini sotto i 15 anni.
Secondo i dati più recenti, dal gennaio 2022 sono stati individuati in totale 38.465 casi di vaiolo delle scimmie in sedici diversi paesi dell’Africa, con un aumento del 160% dei casi nel 2024 rispetto all’anno precedente. In Italia, a partire da maggio 2022, sono stati confermati 1.056 contagi, con la maggior parte dei casi registrati in Lombardia.
Cos’è il virus MPXV?
Il virus MPXV, noto anche come virus del vaiolo delle scimmie, è un virus a DNA a doppio filamento appartenente alla famiglia Poxviridae, genere Orthopoxvirus. Questo genere include anche il virus Variola, che causa il vaiolo umano, e il virus Vaccinia, che causa il vaiolo delle mucche.
Origine e diffusione
Il virus MPXV è stato identificato per la prima volta nel 1970 nei villaggi rurali delle foreste pluviali dell’Africa centrale e occidentale. Esistono due cladi geneticamente distinti del virus MPXV: il Clade I (precedentemente noto come clade dell’Africa centrale) e il Clade II (precedentemente noto come clade dell’Africa occidentale). Il Clade I è clinicamente più severo e ha una maggiore trasmissibilità interumana e letalità.
Il virus MPXV è diffuso tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. Tuttavia, permangono delle incertezze su quali siano i serbatoi naturali del virus e su come venga mantenuta la sua circolazione in natura.
Trasmissione da animale a uomo
- Contatto diretto: Il virus può essere trasmesso attraverso il contatto diretto con il sangue, i fluidi corporei o le lesioni cutanee o mucose di animali infetti. Questo avviene spesso durante attività come la caccia o la lavorazione degli animali.
- Morsi o graffi: Gli animali infetti, come roditori e primati, possono trasmettere il virus attraverso morsi o graffi.
- Consumo di carne di animali selvatici: Il consumo di carne di animali selvatici infetti, non adeguatamente cotta, può essere una fonte di infezione.
Trasmissione da persona a persona
- Contatto stretto: La trasmissione interumana avviene principalmente attraverso il contatto stretto e prolungato con una persona sintomatica. Questo include contatti faccia a faccia, pelle a pelle e bocca a bocca.
- Goccioline respiratorie: Il virus può essere trasmesso attraverso goccioline respiratorie emesse durante la tosse o gli starnuti di una persona infetta.
- Oggetti contaminati: Il contatto con oggetti contaminati, come lenzuola, vestiti o superfici, può anche essere una fonte di infezione.
Prevenzione
Per prevenire la trasmissione del virus, è importante:
- Evitare il contatto stretto con persone infette e utilizzare dispositivi di protezione individuale quando necessario.
- Evitare il contatto con animali selvatici potenzialmente infetti.
- Adottare misure igieniche adeguate, come lavarsi frequentemente le mani.
Impatto sulla Salute Pubblica
Con l’eradicazione del vaiolo nel 1980 e la cessazione della vaccinazione antivaiolosa, il vaiolo delle scimmie è emerso come il più importante Orthopoxvirus per quanto riguarda il possibile impatto sulla salute pubblica. La malattia colpisce tutte le fasce di età, ma nei paesi endemici i bambini di età inferiore ai 16 anni hanno storicamente costituito la percentuale maggiore di casi.
Sintomi del Vaiolo delle Scimmie
I sintomi del vaiolo delle scimmie possono variare, ma generalmente includono:
- Febbre: Uno dei primi sintomi a manifestarsi.
- Mal di testa intenso: Spesso accompagnato da altri sintomi prodromici.
- Linfonodi ingrossati: Un segno distintivo che differenzia il vaiolo delle scimmie da altre malattie simili.
- Mal di schiena e dolori muscolari: Sintomi comuni che possono causare notevole disagio.
- Eruzione cutanea: Di solito appare entro 1-3 giorni dalla comparsa della febbre, iniziando sul viso e diffondendosi ad altre parti del corpo.
Conseguenze per la salute
Le conseguenze del vaiolo delle scimmie possono essere gravi, specialmente per le persone con un sistema immunitario compromesso. Le complicazioni possono includere infezioni secondarie, bronchite, polmonite e, in rari casi, encefalite. È fondamentale riconoscere i sintomi precocemente e consultare un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati.
Trattamento
Il trattamento è sintomatico e di supporto, con l’uso di antivirali in casi gravi.
Esiste un vaccino per il vaiolo delle scimmie. Il vaccino più comunemente utilizzato è l’Imvanex (conosciuto anche come Jynneos negli Stati Uniti), che è stato originariamente sviluppato per il vaiolo umano. Questo vaccino è stato approvato dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per la prevenzione del vaiolo delle scimmie.
Il vaccino Imvanex contiene una forma attenuata del virus vaccinale vivo Ankara modificato, che appartiene alla stessa famiglia del virus del vaiolo. Gli studi hanno dimostrato che il vaccino è efficace nel proteggere contro il virus del vaiolo delle scimmie.
Inoltre, il Ministero della Salute italiano ha pubblicato delle linee guida sulla strategia vaccinale contro il vaiolo delle scimmie, che includono la distribuzione del vaccino Imvanex.
Conclusione
Il vaiolo delle scimmie rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica globale. La consapevolezza dei sintomi e delle conseguenze è essenziale per prevenire la diffusione della malattia e proteggere la salute delle comunità.
Redazione NurseTimes
Articoli correlati
- Vaiolo delle scimmie: encefalite e convulsioni tra i possibili sintomi
- Vaiolo delle scimmie: le risposte alle domande più frequenti
- Vaiolo delle scimmie, casi in aumento: si va verso quarantena e sorveglianza passiva. E sul vaccino…
- Vaiolo delle scimmie, per l’Oms è emergenza globale. E l’Ema raccomanda di estendere l’uso del vaccino Imvanex
- Vaiolo delle scimmie, Oms: “Epidemia in Europa è rischio reale”
- Vaiolo delle scimmie, Ue acquista 110mila dosi di vaccino
- Vaiolo delle scimmie, la scoperta dello Spallanzani: “Virus nel liquido seminale”
- Vaiolo delle scimmie, circolare del ministro: “Vaccinazione da considerare per il personale sanitario”
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari