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Covid-19. Lettera di Michela, infermiera, al Premier Conte

Lettera di Michela, infermiera, al Premier Conte
Comments (2)
  1. pino ha detto:

    il presidente conte non ha colpe ,
    la colpa è nostra che ci ostiniamo a ( e molti di noi ahimè sono orgogliosi) essere non dei professionisti ma dei missionari pronti a ricoprire qualsiasi mansione per il bene del paziente ( siamo o no i factotum e i camerieri della sanità )

    Dobbiamo fare autocritica se il nostro lavoro vale una gratifica di 100 euro

  2. Andy ha detto:

    Io sono stato un’allievo infermiere del sud italia che sfortunatamente non ha potuto finire gli studi, però ho svolto per quasi 2 anni tirocinio in vari reparti ospedalieri fino al 2011, e gia da quegli anni si respirava un’aria pesante di tagli al personale e ai presidi, tanto che noi tirocinanti eravamo una boccata d’aria fresca per chi era in servizio. Seppur lontano a malincuore da quei reparti condivido e sento mie le difficoltà di questi giorni dei colleghi infermieri, perchè da quell’esperienza ho appreso che svolgere il mestiere di infermiere è più una missione che un semplice lavoro. Nessuno più di voi merita il dovuto rispetto e ammirazione, grazie.

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