La dott.ssa Alessandra Tarquini presenta ai nostri lettori il suo lavoro di tesi di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie
Gentile Direttore,
di seguito allego tesi di laurea magistrale in scienze riabilitative delle professioni sanitarie, elaborata da me in qualità di fisioterapista circa la gestione del reparto di riabilitazione intensiva aperto da circa un anno e mezzo presso il presidio ospedaliero San Camillo de lellis di Rieti. Il reparto è il primo di riabilitazione dell’ospedale; all’interno dell’elaborato è presenta una dettagliata descrizione delle procedure per la messa in atto del modello organizzativo funzionale alla sua costituzione. Inoltre viene raccolta un’analisi statistica relativa a tutti i casi clinici ricoverati nell’arco temporale di un anno e mezzo ponendo in luce l’outcome positivo registrato dai pazienti in quanto a recupero dell’autonomia a seguito del percorso di riabilitazione svolto durante la degenza e grazie agli interventi terapeutici erogati dall’equipe multidisciplinare.
Titolo della tesi “La gestione di un reparto di Riabilitazione Intensiva: dall’analisi dei dati alla progettazione del modello organizzativo”
INTRODUZIONE
Il miglioramento della sopravvivenza per numerose patologie acute ad elevato rischio di disabilità (ad esempio ictus e tumori), l’incremento di patologie croniche invalidanti, e talora concomitanti, associati all’aumento costante dell’età media della popolazione rappresentano una sfida importante per il sistema sanitario e sociale, soprattutto per quei servizi deputati al trattamento riabilitativo.
L’intervento riabilitativo si pone come obiettivo quello di “guadagnare salute”, in una prospettiva che vede la persona con disabilità e limitazione non più come “malato”, ma come “persona avente diritti” (Conferenza Madrid 2002).
Pertanto l’obiettivo di un progetto riabilitativo è quello di realizzare gli interventi sanitari e sociali necessari per ottenere il massimo livello di recupero della funzione in relazione alle condizioni cliniche della persona, al suo livello di partecipazione ed alle sue capacità, al contesto in cui è inserito, tenendo conto della disponibilità delle risorse. In quest’ottica si inserisce il concetto di Percorso Assistenziale Integrato (PAI), caratterizzato da una stretta interazione tra le componenti sanitarie e non, la cui realizzazione dovrà necessariamente essere improntata sulla multidisciplinarietà e multiprofessionalità della presa in carico da sviluppare, senza soluzione di continuità fra il setting ospedaliero e quello territoriale, non dimenticando inoltre l’importanza degli altri contesti che gravitano attorno al paziente (famiglia, reti sociali, volontariato).
La programmazione dell’offerta riabilitativa, sia ospedaliera che territoriale, in questo nuovo contesto, deve quindi basarsi anche su di una corretta definizione dei diversi ambiti assistenziali per livello di complessità, nei quali assicurare un appropriato bilanciamento fra la componente medico-assistenziale, maggiormente necessaria nella fase immediatamente successiva all’evento acuto, e quella riabilitativa.
Per garantire un’efficace continuità del percorso riabilitativo della persona con variabile livello di disabilità, potenzialmente suscettibile a miglioramento, è disponibile una vasta e variegata offerta di servizi riabilitativi che assicurano un collegamento fra la fase acuta e quella della post-acuzie ospedaliera e territoriale.
Attualmente si ritiene che un sistematico collegamento fra i diversi ambiti assistenziali (degenza per acuti, riabilitazione ospedaliera e territoriale), garantisca una completa presa in carico della persona, anche attraverso la condivisione di strumenti di valutazione, una maggiore tempestività del trattamento riabilitativo, nonché una maggiore appropriatezza d’uso delle risorse debitamente valorizzate Il presente elaborato è incentrato sulla descrizione dell’organizzazione dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di Riabilitazione Intensiva e Lungodegenza, aperta nel febbraio 2022 presso il presidio ospedaliero San Camillo de Lellis di Rieti, nella quale lavoro in qualità di fisioterapista.
Tale nuova realtà si va ad inserire nel contesto ospedaliero e, più in generale, completa una diversificata rete di servizi riabilitativi preesistenti che, nell’insieme, soddisfano il “fabbisogno riabilitativo” di un ampio ed articolato territorio provinciale come quello reatino.
Dopo una prima panoramica volta ad introdurre il tema della riabilitazione e le principali fonti normative di riferimento, seguirà una descrizione dei servizi riabilitativi offerti dall’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Rieti a livello ospedaliero e territoriale.
Nella seconda parte (core del seguente lavoro), seguirà invece una descrizione dei processi operativi e del modello organizzativo di riferimento, (in ottemperanza alle più recenti fonti normative), con cui si è proceduto a dare vita alla UOC di Riabilitazione Intensiva e Lungodegenza.
Infine verrà riportata un‘analisi statistica di tipo descrittivo circa i dati di reparto raccolti dal momento dell’apertura dello stesso sino ad ottobre 2023 con focus sui risultati ottenuti.
Dott.ssa Alessandra Tarquini
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