Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti incontrerà giovedì prossimo al Mise alle 14.30 il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi per un primo confronto sulla possibilità di produrre in Italia il vaccino anti Covid.
L’obiettivo del governo Draghi vuole essere quello di accellerare il più possibile con il piano vaccinale.
Secondo Scaccabarozzi, riporta A. Gagliardi su Il Sole 24 Ore, “le grandi multinazionali farmaceutiche hanno tutto l’interesse a stringere accordi di produzione per conto terzi”. Però i tempi di produzione di un vaccino sono lunghi. “La produzione di un vaccino non è come realizzare altri farmaci: un vaccino è un prodotto vivo, non di sintesi, va trattato in maniera particolare. Il vaccino – spiega ancora Scaccabarozzi – deve avere una bioreazione dentro una macchina che si chiama bioreattore. Insomma, non è che si schiaccia un bottone ed esce la fiala, da quando si inizia la produzione passano 4-6 mesi”.
“Sarebbe molto positivo se lo Stato supportasse un adeguamento industriale per riportare la produzione di vaccini in Italia quanto prima” ha dichiarato Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema.
- FNOPI e OPI Foggia chiedono misure urgenti: “La violenza contro gli infermieri è ormai intollerabile”
- Test di ingresso a infermieristica – sede di Trento: i dati sono drammatici
- Sanità in Sardegna: infermieri in rivolta per stipendi e condizioni di lavoro insostenibili
- Fond. IRCCS San Gerardo: avviso pubblico per 3 incarichi a tempo determinato di infermiere
- Colite ulcerosa, nuovo farmaco migliora qualità della vita