Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Fials.
La Fials esprime profondo sconcerto e indignazione per l’episodio di violenza avvenuto al Policlinico Riuniti di Foggia, dove una giovane di 22 anni ha perso la vita durante un intervento chirurgico, scatenando una violenta reazione da parte dei famigliari contro medici e operatori sanitari. Si tratta dell’ennesimo, gravissimo caso di aggressione nei confronti di chi opera in prima linea per salvare vite umane. Una situazione ormai intollerabile, che richiede interventi urgenti e risolutivi.
“La sicurezza degli operatori sanitari non può più essere lasciata al caso – afferma il segretario generale Fials, Giuseppe Carbone -. Ogni giorno i nostri colleghi affrontano non solo le difficoltà di un sistema sanitario sotto pressione, ma anche il rischio reale di subire violenze fisiche e psicologiche sul posto di lavoro. Questa è una situazione inaccettabile e chiediamo che le istituzioni, a tutti i livelli, intervengano immediatamente con misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario”.
Continua il segretario Fials: “Ci uniamo al cordoglio per la giovane vittima e la sua famiglia, ma ribadiamo con forza che nessuna tragedia può giustificare atti di violenza contro chi dedica la propria vita alla cura degli altri. L’aggressione subita dai medici e dagli infermieri del Policlinico di Foggia è solo l’ultimo episodio di una serie di eventi che evidenziano la necessità di una svolta decisa nel modo in cui vengono tutelati i lavoratori della sanità”.
A Carbone fa eco Elena Marrazzi, responsabile del Coordinamento Donne Fials: “Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai colleghi colpiti da questa inaudita violenza. È inaccettabile che chi lavora per garantire la salute pubblica debba temere per la propria incolumità. Come Coordinamento Donne Fials, siamo particolarmente preoccupate per il clima di insicurezza che si respira negli ospedali e nelle strutture sanitarie, dove le operatrici e gli operatori, spesso già sovraccarichi di lavoro, devono affrontare anche il rischio di aggressioni. Chiediamo che vengano adottate misure immediate per prevenire tali episodi e proteggere il personale, affinché possano svolgere il proprio lavoro in sicurezza e serenità”.
Fials continuerà a monitorare la situazione e a chiedere misure urgenti: più sicurezza, vigilanza e tutela legale. La pazienza è finita. Non permetteremo che i nostri colleghi diventino vittime sul luogo di lavoro.
Redazione Nurse Times
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