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I dirigenti del Nursing Up rifiutano l’invito del Talk “Tagadà” di La7

Tagadà, La7. AADI: Aspettative deluse per la replica concessa alla Mangiacavalli
Comments (2)
  1. Claudia Culcasi ha detto:

    Gentilissimi Colleghi,
    apro il commento sottolineando che sono un’infermiera e, come tale, penso di poter esprimere un’opinione sulla questione “Tagadà”: allo stesso modo sono una cittadina che, in talune circostanze, ha avuto bisogno di ricorrere al servizio sanitario. Questa ovvia dualità non appartiene solo a me, ma a tutti noi operatori sanitari: una dualità che permette di esprimere valutazioni con una doppia visione dei servizi, di cui, non dobbiamo dimenticarlo, esistono luci e ombre anche sulla professione infermieristica. Del resto, le stesse luci e ombre, si riflettono anche su tutte le professioni, che in quanto tali, sono depositarie di autonomia propria, competenza distintiva e, soprattutto responsabilità: quando si tratta della vita delle persone, quest’ultimo aspetto, assume quel peso che, a torto o ragione, assume rilevanza mediatica, in grado di distocere il contesto e, soprattutto, il senso delle cose. Sono state offerte due opportunità alla nostra Presidente, ma, ahimè, sono fallite: perchè? Diciamo, in prima istanza, che, nonostante le buone, ottime intenzioni, non è possibile affrontare una tematica particolare come quella infermieristica, con un linguaggio per addetti ai lavori: il fronte mediatico si apre alla popolazione ed è a questa che ci si deve rivolgere, utilizzando, e ridico ahimè, un livello di comunicazione più avvezzo al canale mediatico, da far gestire, pertanto, a chi ha specifica competenza. A questo punto mi ricollego al rifiuto di partecipare alla trasmissione, che non condivido, perchè se vogliamo uscire dal nostro “orticello” e proporci alle persone come categoria che è parte positiva di una società civile, non possiamo permetterci di fare gli offesi dibattendo la questione senza interlocutore, in particolare, quando è avverso. Capisco anche che, passata la tempesta, tutto tornerà come prima fino alla prossima “bomba”, ma se non ci “mettiamo la faccia” quando il gioco è duro, come porteremo avanti la nostra emacipazione culturale agli occhi di medici e cittadini?
    Grazie per lo spazio e buon lavoro!

    1. Giuseppe Papagni ha detto:

      Buon pomeriggio Claudia, per onestà intellettuale Le riporto parte dell’articolo che spiega il reale obiettivo degli organizzatori della trasmissione televisiva in questione: “La giornalista mi chiedeva di agganciare degli Infermieri che la facessero entrare in un Pronto Soccorso con la telecamera nascosta. Avevano chiamato me, dal momento che responsabile Regionale Nursing Up. Era loro intenzione fare un servizio sul faticoso lavoro degli infermieri”.
      Quindi non si trattava di una partecipazione alla trasmissione televisiva attraverso una presenza fisica.
      Grazie Claudia.

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