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Infermiere picchiate all’ospedale di Castellammare (Napoli): condanne e domiciliari per i fratelli aggressori

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Infermiere picchiate all’ospedale di Castellammare, condannati fratello e sorella
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Castellammare di Stabia – Il violento atto di aggressione alle infermiere avvenne il 3 gennaio u.s. all’interno del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo. L’episodio ha portato alla condanna di due fratelli di Castellammare di Stabia. Romeo Franco Ferraiuolo, 39 anni, e sua sorella Luisa Ferraiuolo, 43 anni, sono stati giudicati colpevoli di lesioni gravissime ai danni di personale sanitario.

Anna Procida, l’infermiera in foto, venne prima strattonata da Romeo, poi trascinata per i capelli, sbattuta a terra e infine colpita con un violentissimo pugno al viso, causandole danni a cinque denti. La sorella Luisa è stata accusata di aver strattonato l’altra infermiera durante l’incidente. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata, Maria Concetta Criscuolo, ha accettato il patteggiamento proposto dai legali dei due imputati.

Romeo Ferraiuolo ha patteggiato una pena di tre anni e mezzo, con la concessione degli arresti domiciliari e il permesso di uscire al mattino per lavorare. Luisa Ferraiuolo ha ricevuto una pena sospesa di due anni, con messa alla prova.

Le vittime dell’aggressione, due sorelle infermiere, erano presenti in aula con il loro legale Adriano Cafiero. Hanno annunciato l’intenzione di richiedere un risarcimento danni in sede civile, un’iniziativa supportata anche dall’Asl Napoli 3 Sud.

L’aggressione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo la sicurezza del personale sanitario, con richieste di misure più stringenti per proteggere coloro che lavorano in prima linea. La comunità infermieristica e le associazioni professionali hanno espresso solidarietà alle vittime e hanno chiesto un’azione decisiva per prevenire futuri episodi di violenza.

Redazione Nurse Times

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