L’idea è nata direttamente dalla direttrice Rebecca Hamilton che, dopo aver sperimentato di persona quanto la presenza di un gatto possa scaldare il cuore, si è domandata se non fosse possibile offrire la stessa possibilità anche agli ospiti che vivono nella struttura che dirige.

La risposta è stata più che positiva: la Hamilton ha avviato una serie di contatti con un rifugio per animali abbandonati dello stato americano dell’Arizona siglando un accordo nel giro di poche settimane. Successivamente, un’allegra tribù di gattini è approdata al Catalina  Springs Memory Care.

L’iniziativa è stata gradita immediatamente dagli anziani. I residenti si sarebbero sentiti nuovamente attivi e responsabili, dovendosi prendere cura dei micetti.

Anche i pazienti con deficit cognitivi sono stati in grado di rievocare momenti della propria giovinezza, nei quali hanno dovuto crescere i propri figli dedicando loro altrettante cure.

D’altro canto, i gattini possono essere curati e ricevere continuamente affetto, come non potrebbe accadere in un rifugio, in cui le volontarie devono dividere il loro tempo tra tutti gli animali presenti.

Al Catalina Springs Memory Care invece, anziani e gatti possono offrirsi amore a vicenda, rendendo questa struttura un’isola felice per i degenti e per i loro amici.