L’aggressione è avvenuta all’Umberto I il giorno di Santo Stefano. A porla in atto un immigrato peruviano, che ora dovrà rispondere di lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Caos all’ospedale Umberto I di Roma, dove domenica mattina un peruviano di 71 anni ricoverato nel reparto Covid ha dato in escandescenze, ferendo alcune persone con un cacciavite. Ne dà notizia il Messaggero, che riferiusce come l’uomo fosse arrivato sul posto già in stato di alterazione psichica alla vigilia di Natale, per poi risultare positivo al coronavirus in base ai successivi accertamenti.
Dopo un giorno di Natale trascorso in modo relativamente tranquillo, l’immigrato ha dato improvvisamente segn di squilibrio a Santo Stefano. Stando alla ricostruzione dei fatti, si sarebbe procurato un cacciavite e lo avrebbe nascosto sotto il cuscino del suo letto. Quindi lo avrebbe utilizzato contro un infermiere, colpendolo con un fendente al braccio, e infine si barricava dentro la stanza.
Ma non basta. La furia dell’immigrato si è rivolta anche contro gli uomini delle forze dell’ordine, prontamente allertati e intervenuti sul posto. Un poliziotto si è visto scagliare addosso una sedia, mentre un altro è stato a sua volta ferito di striscio all’emitorace destro, sempre a colpi di cacciavite. Non senza difficoltà gli agenti sono riusciti a bloccare e disarmare il paziente, consentendo ai medici di praticargli la sedazione.
Rimesso a letto in regime di contenzione, in quanto ancora positivo al Covid, l’aggressore finirà in carcere quando si sarà negativizzato. Dovrà rispondere di lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
Redazione Nurse Times
- Radiata da 10 anni, somministrava farmaci abusivamente a 800 euro a seduta: denunciata finta infermiera
- L’approccio essiccante per la guarigione delle ferite superficiali nel confronto con il trattamento in ambiente umido
- Assistente infermiere: quanto guadagnerà e ambiti di competenza
- Diabete di tipo 2: 9% in più di casi ogni due anni. Cherubini (SIEDP): “Nei giovani è più aggressivo che negli adulti. Necessario estendere screening nei bimbi a rischio”
- Ipertensione, il Policlinico Federico II di Napoli è centro di riferimento regionale per il trattamento con denervazione renale