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Pochi oss negli ospedali spezzini: infermieri demansionati

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Veneto, Consiglio di Stato dà ragione a Opi e Fnopi: no ai "super oss"
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La denuncia arriva da Opi La Spezia: “Pesante ricaduta sulle attività assistenziali”.

Negli ospedali spezzini mancano gli oss in servizio. Una situazione critica, che ovviamente si ripercuote sul lavoro degli infermieri e che ha determinato l’intervento di Opi La Spezia e del sindacato Nursind, pronti a denunciare il demansionamento di molti infermieri, costretti a occuparsi di attività spettanti agli operatori socio-sanitari assenti.

“Ci arrivano numerose segnalazioni, da parte dei colleghi infermieri in servizio alla Asl 5 e dei loro coordinatori, di forti disagi a causa della complessa questione che coinvolge gli operatori socio-sanitari in servizio, per conto di ditta esterna, nell’Azienda sanitaria spezzina – spiegano dal direttivo Opi -. Chiaramente a ragione, vengono rimarcate le difficoltà derivanti dall’attuale, scarsa presenza nelle corsie e nei servizi di operatori socio-sanitari, con una pesante ricaduta sulle attività assistenziali. Il risultato è la perdita di importante tempo assistenziale, quello che per profilo compete a questa figura”.

Aggiungono dall’Ordine degli infermieri: “Negli ultimi mesi abbiamo visto complicate trattative per un accordo, con la ricerca della giusta protezione per chi rischia di perdere il lavoro fra questi operatori, e che dovrebbe essere riassunto in altri ambiti. Il risultato è attualmente quello di avere in servizio effettivo un numero sempre più ridotto di oss”.

Il direttivo degli infermieri ricorda che in Asl 5 esiste una cooperativa esterna che ha un contratto per garantire il servizi degli oss. Inoltre nel’lAsl spezzina esiste poi una graduatoria per assunzioni a tempo indeterminato, sempre per oss, oltre a una graduatoria per un contratti a tempo determinato. Ma gli oss non sono al lavoro e la loro assenza ricade sugli infermieri.

“Ribadiamo la necessità di avere in servizio personale nel corretto rapporto tra infermieri e oss, come ogni modello organizzativo moderno prevede, e con la crescente fase pandemica possiamo solo insistere su questo punto – puntualizza l’Opi -. Chiediamo che le parti raggiungano un accordo per superare questa situazione negativa”.

Redazione Nurse Times

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