Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta ad un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo utilizzo come fonte energetica.
Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel sangue. Le principali varietà di diabete sono: diabete mellito tipo 1, detto anche insulino-dipendente e diabete mellito di tipo 2, detto anche non insulino-dipendente. Si tratta di due patologie molto diverse tra loro, sia per le modalità di insorgenza, sia per la terapia e l’impatto sulla vita dei pazienti. Il diabete di tipo 1 può essere difficilmente prevenuto, in quanto sono ancora poco chiari i fattori di rischio che interagiscono con la predisposizione genetica scatenando la reazione autoimmunitaria.
Il diabete di tipo 2 è in parte prevenibile modificando gli stili di vita dei soggetti a rischio, particolarmente per quel che riguarda la nutrizione e l’attività fisica. Pertanto l’obiettivo principale del trattamento, per i soggetti affetti da diabete, è ottenere normali concentrazioni di glucosio e tramite sistemi di monitoraggio sono capaci di rilevare e monitorare il loro valore glicemico. I dispositivi maggiormente utilizzati per misurare la concentrazione di glucosio nel sangue sono i dispositivi SMBG cioè self-monitoring blood glucose, i quali utilizzano come campione una goccia di sangue venoso, arterioso o più comunemente capillare dalla puntura di un polpastrello fatta con un sistema pungi dito e posta su un’apposita striscia reagente.
Negli ultimi anni per la determinazione glicemica, accanto ai sistemi SMBG, sono stati sviluppati sistemi per il controllo continuo della glicemia, in grado di misurare i livelli di glucosio nel fluido interstiziale, tramite l’utilizzo di un sensore sub-cutaneo. Fra i sensori, alcuni forniscono indicazioni in tempo reale, come i sensori CGM, continous glucose monitoring, invece altri più semplici forniscono un monitoraggio della glicemia intermittente, come i dispositivi FGM, flash glucose monitoring.
Nei sistemi CGM i valori del glucosio vengono misurati in modo continuo e tramite questi sistemi è possibile rilevare in real time i livelli di glucosio nel liquido interstiziale in soggetti adulti affetti da diabete, per tutta la durata operativa del sensore.
Mentre nei sistemi FGM i valori di glucosio vengono visualizzati quando l’utente esegue la scansione del sensore attraverso un lettore o uno smartphone, grazie ad una specifica APP dedicata. Il sistema di monitoraggio flash del glucosio, FreeStyle Libre prevede due componenti principali: un lettore palmare e un sensore monouso da applicare sul corpo.
Il lettore viene usato per la scansione wireless del sensore e per ottenere i valori di glucosio. L’obiettivo di questo studio è quello di chiarire quale sistema, tra SMBG e FGM sia più efficace e accurato per rilevare il valore glicemico e monitorare la glicemia nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 e nei pazienti con diabete di tipo 2.
Materiali e metodi. Per il raggiungimento dell’obiettivo è stata condotta una ricerca approfondita sulle migliori banche dati biomediche, riviste scientifiche e siti web, selezionando gli articoli pertinenti all’argomento considerato nello studio. Successivamente i risultati ottenuti dalla ricerca bibliografica relativamente alla banca dati consultata, alle strategie di ricerca utilizzate e al numero degli articoli reperiti, sono stati riassunti e riportati in una tabella.
Le risposte fornite dagli studi effettuati evidenziano l’efficacia e l’accuratezza di un sistema FGM per il monitoraggio del glucosio flash rispetto all’automonitoraggio della glicemia SMBG.
Dagli studi è emerso che il monitoraggio flash del glucosio, FreeStyle Libre può essere utilizzato in sostituzione al monitoraggio della glicemia capillare SMBG nei pazienti con diabete mellito di tipo 1 e nei pazienti con diabete mellito di tipo 2.
E’ stato visto che l’utilizzo del dispositivo FreeStyle Libre riduce eventi di ipoglicemia e migliora i livelli di emoglobina glicata perché fornisce informazioni riguardo ai livelli di glucosio attuali e pregressi, indica la direzione, quindi la tendenza, verso cui si sta modificando e la velocità di variazione del livello di glucosio, fornendo così informazioni precise per prevenire sbalzi di glicemia, a differenza del sistema di automonitoraggio SMBG che fornisce solamente il valore glicemico. L’utilizzo del flash monitoring glucose permette la stima di parametri, in particolare il Time in Range (TIR) che integra il dato dell’emoglobina glicata per la valutazione del controllo glico-metabolico.
Utilizzare il monitoraggio flash del glucosio è utile per un buon controllo del valore glicemico, per migliorare l’emoglobina glicata e per migliorare la gestione della rilevazione domiciliare della glicemia, in modo da avere un’indicazione necessaria per l’aggiustamento della terapia farmacologica o per le modifiche da apportare alla dieta e all’attività fisica. In caso di valori anomali è importante associare il monitoraggio con rilevazione della glicemia capillare. Inoltre dato che eventi di ipoglicemia o iperglicemia non possono essere rilevati con il solo monitoraggio capillare, molti sistemi FGM forniscono la possibilità di attivare degli allarmi che scattano in caso di ipoglicemia o iperglicemia; infatti è stato dimostrato che il monitoraggio flash è utile per migliorare l’aderenza al monitoraggio del glucosio e rilevare l’ipoglicemia (diurna e notturna) nei bambini e negli adolescenti con diabete di tipo 1.
Dott.ssa Anna Zaccariello
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