La dott.ssa Beatrice Pignataro laureatasi in infermieristica presso l’Università “La Sapienza” presenta ai nostri lettori il suo lavoro di tesi.

Abstract

Introduzione: Il Bypass Aorto-Coronarico è un intervento invasivo di cardiochirurgia ,il quale viene vissuto con molto timore e preoccupazioni da parte dei pazienti a cui viene comunicata la necessità di  tale intervento.

La scelta di sottoporsi a tale procedura piuttosto che un’altra  mini-invasiva, è molto importante ed è influenzata da molteplici fattori fra cui il supporto psicologico durante la degenza sia dal personale sanitario che da parte dei familiari ma sopratutto dalla comunicazione del perché viene consigliata, di quali sono i benefici ed i rischi.  

Molti pazienti preferiscono il ricorso ad un intervento mininvasivo come l’angioplastica, nonostante gli venga fatta notare la netta superiorità in termini di efficacia a lungo termine dell’uno rispetto all’altro e  gli venga sconsigliato il ricorso ad altre tipologie d’intervento come nel caso di patologia  trivasale di media/elevata complessità per la quale il bypass è il trattamento di prima scelta. Le ultime linee guida pubblicate indicano la necessità di ricorso ad un intervento di bypass in caso di:

• Caratteristiche cliniche: Diabete, riduzione della funzione di eiezione, controindicazioni all’assunzione di duplice terapia antiaggregante di breve durata, ricorrente stenosi dello stent.
• Aspetti anatomici e tecnici: malattie coronariche multivasali con score>23, lesioni dell’arteria coronaria gravemente calcificate che limitano l’espansione della lesione, anatomia non compatibile con rivascolarizzazione mediante PCI.
• Necessità d’interventi concomitanti o patologia aortica ascendente con indicazioni chirurgiche.

E’ fondamentale che il paziente sia a conoscenza del perché deve eseguire tale intervento e delle conseguenze nel caso in cui si rifiutasse.

Obiettivi

L’obiettivo di questo studio è quello di comprendere le cause e le sensazioni da cui vengono travolti che li portano a prendere tale conclusione, ma soprattutto capire se necessitano di un maggiore sostegno psicologico, quali sono le loro preoccupazioni , i loro timori e se delle spiegazioni più accurate possano aiutarli a gestire meglio tale situazione.

Strumenti

Per rispondere a tale quesito di ricerca, un campione di pazienti ricoverati presso U.O di Cardiologia e Utic-Emodinamica dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina sono stati sottoposti ad uno studio mediante la somministrazione di un questionario di circa 13 domande durante la loro degenza ospedaliera, con il fine di identificare le possibili cause dei loro timori e delle loro preoccupazioni.

Conclusioni

Dai questionari somministrati è emerso come una serie di fattori ,tra cui un inadeguata spiegazione relativa all’intervento o la mancanza del supporto di un proprio familiare dovuto alle restrizioni applicate in seguito alla pandemia Covid-19 per contenere la diffusione del virus ,possano influenzare negativamente la degenza e il ricorso ad interventi di notevole importanza.

Si può concludere affermando che l’assistenza infermieristica deve prevedere una visione globale dell’individuo focalizzandosi e non trascurando l’aspetto psicologico del paziente per permettere la riuscita dell’intervento ed una riduzione dei tempi di degenza.

Dott.ssa Beatrice Pignataro

Tesi: L’assistenza infermieristica al paziente trivasale in attesa di bypass aorto-coronarico

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