Regionali

Usb Sanità Pubblica Benevento: “Stato confusionale all’A.O. San Pio”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa con cui l’Usb Sanità Pubblica Benevento denuncia lo “stato confusionale” all’A.O. San Pio.

Benevento e la sua provincia hanno registrato, stando ai dati Istat 2022, il maggior calo demografico della regione Campania: -7,7%, circa 22mila cittadini in meno in dieci anni, con un età media molto alta e una mostruosa partenza di giovani. Inoltre Benevento è spesso sotto i riflettori per una carenza di personale sanitario molto importante. Basti vedere e analizzare le criticità del 118, in carico all’Asl Benevento.

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Criticità prevedibili, che potevano, anzi dovevano da tempo far pensare a una nuova mossa in tema di personale infermieristico e di autisti. Stando alla stampa locale, le criticità sembrano invece riguardare solo il personale medico, in quanto unica figura assunta direttamente dall’Asl Benevento, mentre infermieri e autisti, mezzi compresi, sono dispensati da Cri, Misericordia e Anpas.

Da anni si sarebbe dovuto pensare a un’internalizzazione, almeno parziale, del servizio 118, e soprattutto del personale infermieristico, per poterlo meglio formare e preparare a una ritardata e mal presentata “demedicalizzazione” delle ambulanze 118, che ribadiamo era prevedibile da anni.

Da anni si discute, e ci si è confrontati in maniera molto accesa e per vie legali, sulle procedure di esternalizzazione del servizio 118, sulle tipologie di contrattazione e sui ribassi proclamati. Da anni cerchiamo di puntare i riflettori verso l’assurda gestione delle graduatorie di concorso e delle assunzioni su Benevento e provincia, come nelle mobilità bandita nel 2016, conclusasi con chiamata di tutta la graduatoria solo nel 2020, dopo non poche note sindacali e incontri con il direttore generale dell’epoca.

Ogniqualvolta, a cadenza irregolare, viene fuori una criticità nella gestione del sistema sanitario pubblico provinciale c’è qualche politico che esordisce fuori tempo. Come esponenti locali della Lega Nord a gennaio 2023, dopo la revoca del concorso infermieri bandito dall’A.O. San Pio, revocato giustamente in seguito a richieste di chiarimenti in Regione da parte di altri idonei in graduatorie regionali, poiché il concorso veniva bandito quando vi erano aperte altre graduatorie in Regione da cui poter assumere dopo richiesta di convenzione.

Si dicono poi cose che, per chi è del mestiere, rasentano l idiozia. Come la rotazione di ambulanze medicalizzate sul territorio, asserita dal Dipartimento Sanità di Fdi Benevento. Nessuno che parli seriamente di creazione e preservazione di posti di lavoro stabili per la nostra provincia, posti di lavoro all interno di enti statali. Durante le campagne elettorali provinciali e comunali i temi dell’emigrazione, dello spopolamento, della fuga di cervelli sono sempre fra i primi slogan di tutti i candidati. Dopo le elezioni, ognuno si preoccupa invece di curare i propri orticelli, circondati però dal deserto.

Nessun politico o giornalista locale ha per esempio parlato dell’enorme spreco di risorse attuato dall’Asl Benevento quando ha indetto un bando di concorso per infermieri nel 2020, con presenza alla prima prova preselettiva di oltre 10mila candidati. Prova preselettiva diluita in oltre una settimana, con plurimi test giornalieri espletati al Palatedeschi, appositamente affittato, per poi formulare una graduatoria finale di 172 unità infermieristiche. Solo un portale nazionale infermieristico ne ha parlato, in seguito alla lunga attesa anche per l’innesto dei soli vincitori del concorso.

Ancora oggi nessun politico o giornalista locale parla della confusione che sta creando l’A.O. San Pio in merito alla graduatoria di mobilità venuta fuori in seguito al bando conclusosi poco più di un mese fa. Una pratica, quella del San Pio, del tutto lontana da ogni buona pratica amministrativa, che invece deve sempre conciliare lo snellimento delle procedure amministrative con il rispetto di tempi e diritti dei candidati vincitori e idonei alla procedura, non andando a lederne le opportunità.

La risposta di un giornalista che scrive per il maggior quotidiano regionale, alla richiesta di interessarsi della faccenda, è stata letteralmente: “Le vicende del personale, soprattutto in alcuni casi, sono troppo tecniche e di nicchia. Alla gente importa se l’Azienda sospende un servizio, e non se fa uno sgarro al personale”. Restiamo oltremodo basiti e increduli, perché per noi e per molti infermieri in graduatoria e non, lo “sgarro” lo stiamo facendo a noi stessi, al nostro futuro, alla nostra sanità regionale, alla nostra salute!

Nessun “grande sindacato” si è pronunciato ad oggi su questa questione. Opi Benevento è venuta a conoscenza della questione solo tramite un nostro contatto telefonico il 29 marzoscorso. E auspichiamo che si pronunci a riguardo, così come faceva in seguito al ritiro del concorso per infermieri dell A.O. San Pio.

Ad oggi l’A.O. San Pio, con la sua scelta di richiedere a tutta la graduatoria (vincitori e idonei) un “eventuale” nulla osta per una possibile assunzione, sta generando confusione fra le aziende che “eventualmente” dovrebbero cedere il dipendente e i lavoratori stessi. Anche perché a un eventuale risposta favorevole di “eventuale” rilascio di nulla osta oltre il 1° giugno 2023 l’A.O. San Pio ha poi chiarito che il rilascio deve necessariamente avvenire entro predetta data, pena la decadenza dalla graduatoria.

Di conseguenza, non attendendo e non contrattando nemmeno le date di rilascio con i vincitori, si è passato dopo pochi giorni a questa “ulteriore verifica di documentazione”, richiesta a tutti gli idonei. Prima in maniera vaga, e in seconda battuta in risposta a un eventuale parere favorevole dell’Azienda cedente, l’A.O. San Pio ha cambiato le carte in tavola, citando quella che per la stessa è una data utile e valida per l’innesto del personale.

Si sta prendendo letteralmente a pesci in faccia la professionalità di tanti infermieri in graduatoria, e si sta ledendo pesantemente il diritto ad aspirare a lavorare e vivere nel Beneventano. Difatti, una volta assunti i suoi vincitori, l’A.O. San Pio potrebbe e dovrebbe inviare la graduatoria a piattaforma telematica regionale Sinfopers, dal quale altri enti del Ssr potranno attingere personale nei prossimi due anni. Oltre a essere valida per due anni, permettendo un eventuale ulteriore assunzione all’A.O. San Pio di personale maggiormente interessato a quest’area geografica, la graduatoria degli idonei in questione sarebbe attualmente capofila per la data di pubblicazione più vecchia.  

La maggior parte della colpa di un andazzo negativo della nostra sanità pubblica provinciale, nella più piccola delle provincie campane, fra Asl Benevento e A.O. San Pio, è prettamente nostra, dovuta a un letterale menefreghismo e disinteresse della “cosa pubblica”. Ad oggi insieme a noi annoveriamo solo il sindacato Confintesa Sanità, che ha segnalato la questione con nota del 29 marzo 2024.

Intanto in A.O. San Pio si continua a brindare alla “riapertura” di nuovi reparti (Neurochirurgia l’8 aprile scorso) e all’inizio degli spediti lavori per il nuovo Pronto soccorso. Ma il personale che vi lavorerà o che ne implementerà le attività non si sa da dove dovrà arrivare.

Di pochi giorni fa è la pubblicazione della Regione Campania dell’incremento dei fondi sanitari, con il quale nel prossimo triennio l’A.O. San Pio assumerà 136 medici e 300 operatori sanitari. Continuiamo a chiederci se sia davvero opportuno e necessario, in questo momento storico, “cestinare” così la restante graduatoria di idonei per una mobilità appositamente bandita per venire a lavorare nel Beneventano.

Redazione Nurse Times

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