Infermiere di Rianimazione

Cure palliative in Italia: secondo il SICP mancano 850 medici e 3000 infermieri

Il documento di raccomandazioni della Società Italiana di Cure Palliative (SICP) è stato pubblicato il 29 marzo 2024, evidenziando gli standard di medici palliativisti (ne mancano all’appello oltre 900) e infermieristico necessari a far funzionare le reti Locali di Cure Palliative dell’adulto (Vedi il Documento in allegato)

In Italia, la domanda è in costante aumento, ma il sistema sta lottando con gravi carenze di personale medico e infermieristico specializzato per soddisfare questa crescente richiesta. Secondo recenti dati pubblicati dalla Società Italiana di Cure Palliative (SICP), il numero di persone che ne necessitano nel loro ultimo periodo di vita oscilla tra le 450.000 e le 540.000 ogni anno. Tuttavia, oltre un terzo di queste persone presenta bisogni di complessità elevata, richiedendo l’intervento di equipe specializzate di cure palliative.

Situazione attuale

Attualmente, l’Italia si trova ad affrontare una carenza critica di medici palliativisti e infermieri specializzati. Ad esempio, per quanto riguarda l’assistenza domiciliare, ci sono solo circa 750 medici palliativisti, mentre ne servirebbero almeno 1600. Similmente, ci sono circa 1500 infermieri, ma ne sarebbero necessari 4550 per soddisfare appieno le esigenze della popolazione. Anche negli hospice, sebbene la situazione sia leggermente migliore, ci sono ancora carenze significative di personale rispetto agli standard richiesti.

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Rischio di pensionamento

Un’altra sfida è rappresentata dall’invecchiamento della forza lavoro nel settore delle cure palliative. Più di 600 medici palliativisti attualmente in servizio hanno più di 56 anni e si prevede che andranno in pensione nei prossimi 10 anni. Questo potrebbe aggravare ulteriormente le carenze di personale nel sistema.

La Società Italiana di Cure Palliative (SICP) ha recentemente pubblicato un documento di raccomandazioni che definisce gli standard di personale medico e infermieristico per le equipe specialistiche di cure palliative che operano in diversi contesti assistenziali: ospedaliterritorio e hospice.

Questo documento rappresenta un importante passo verso il miglioramento delle cure palliative in Italia, fornendo linee guida per il personale medico e infermieristico che opera in diversi contesti assistenziali.

Cure Palliative a Domicilio

Personale Medico Palliativista

  • Quantità raccomandata: Il documento suggerisce che per garantire cure palliative di alta qualità a domicilio, dovrebbero essere disponibili almeno 1600 medici palliativisti. Tuttavia, attualmente, ne sono presenti solo circa 750.
  • Competenze richieste: I medici palliativisti devono avere una formazione specifica in cure palliative e una profonda comprensione dei sintomi e delle esigenze dei pazienti in fase avanzata di malattia.

Personale Infermieristico

  • Quantità raccomandata: Per fornire assistenza adeguata, sarebbe necessario un totale di 4550 infermieri specializzati in cure palliative. Tuttavia, attualmente, ne sono disponibili solo circa 1500.
  • Ruolo chiave: Gli infermieri palliativisti svolgono un ruolo fondamentale nell’assistenza domiciliare. Devono essere in grado di gestire il dolore, fornire supporto emotivo ai pazienti e alle loro famiglie e coordinare l’assistenza multidisciplinare.

Hospice

Personale Medico Palliativista

  • Quantità raccomandata: Gli hospice richiedono la presenza di medici palliativisti esperti. La raccomandazione è di avere almeno un medico palliativista ogni 20 pazienti.
  • Ruolo specifico: I medici in hospice devono essere in grado di gestire sintomi complessi, comunicare con empatia e prendersi cura dei pazienti in modo globale.

Personale Infermieristico

  • Quantità raccomandata: Per garantire cure di qualità, dovrebbero essere presenti almeno due infermieri ogni 20 pazienti in un hospice.
  • Competenze essenziali: Gli infermieri in hospice devono essere esperti nella gestione del dolore, nella valutazione dei sintomi e nella comunicazione con i pazienti e le loro famiglie.

Cure Palliative in Ospedale

Personale Medico Palliativista

  • Quantità raccomandata: Gli ospedali dovrebbero avere almeno un medico palliativista ogni 50-100 posti letto.
  • Collaborazione multidisciplinare: I medici in ospedale lavorano a stretto contatto con altri professionisti sanitari per garantire cure integrate e personalizzate.

Personale Infermieristico

  • Quantità raccomandata: Per un’assistenza ottimale, dovrebbero essere presenti almeno due infermieri ogni 50-100 posti letto.
  • Ruolo di coordinamento: Gli infermieri in ospedale coordinano l’assistenza, gestiscono i sintomi e forniscono supporto emotivo ai pazienti e alle loro famiglie.

Competenze dell’infermiere palliativista

L’infermiere palliativista, secondo la Società Italiana di Cure Palliative (SICP), è colui che risponde alle esigenze di cura delle persone affette da patologie ad andamento cronico-evolutivo, per le quali non esistono terapie adeguate o efficaci ai fini della guarigione o del prolungamento significativo della vita. Il suo ruolo è centrale nel lavoro di équipe in cure palliative, sia erogate in ambito ospedaliero o di hospice, sia al domicilio del paziente.

Le competenze dell’infermiere palliativista si articolano in cinque ordini fondamentali:

  1. Competenze etiche: Comprendere situazioni cliniche difficili e controverse nell’assistenza palliativa.
  2. Competenze cliniche: Intervenire in modo appropriato ed efficace per valutare e trattare i sintomi della fase avanzata di malattia.
  3. Competenze comunicativo-relazionali: Offrire un’assistenza rispettosa dell’unicità, della dignità e della volontà della persona assistita e della famiglia.
  4. Competenze psicosociali: Gestire in modo attento ed efficace i bisogni espressi.
  5. Competenze di lavoro in équipe: Approccio integrato alla gestione dei problemi assistenziali.

L’infermiere palliativista gioca un ruolo cruciale nel fornire assistenza di qualità alle persone affette da malattie inguaribili, potenzialmente letali o croniche progressive.

La carenza di medici e infermieri rappresenta una sfida critica per l’assistenza sanitaria in Italia. Uno dei modi per affrontare questa situazione potrebbe essere un miglioramento dell’inquadramento economico investendo nella crescita professionale.

Un sistema di inquadramento che riconosca l’esperienza e le competenze degli infermieri potrebbe incentivare la progressione di carriera. Questo, a sua volta, potrebbe aumentare la soddisfazione professionale e la dedizione al lavoro. L’integrazione delle risorse umane disponibili nelle Reti Locali di Cure Palliative è fondamentale per garantire servizi sostenibili ed efficaci.

Il commento di Gino Gobber, presidente di SICP

“I dati della nostra analisi, mettendo a confronto la realtà odierna delle cure palliative e uno scenario futuro di copertura del bisogno, aprono alla possibilità di una efficace programmazione sanitaria, tenuto conto anche degli sviluppi normativi che riguardano le Cure Palliative promulgati nel periodo post CoViD. Viviamo un momento che può essere definito a ragione come un’occasione unica per il SSN. La Legge 106 del 2021 chiede alle Regioni di completare l’articolazione delle Reti di cure palliative entro il 2025, il DM 77/22 definisce il ruolo di tali Reti nel panorama ampio di una sanità territoriale profondamente rinnovata, la Legge 197/2022 fissa l’obiettivo della presa in carico del 90% del bisogno di cure palliative da raggiungere entro il 2028. Tutto questo si colloca nel perimetro ampio del PNRR con l’impegno del miglior uso delle risorse rese disponibili. Ci auguriamo che il documento di sintesi con le nostre Raccomandazioni sia recepito dal legislatore e dai decisori, a livello centrale e sul territorio”.

Redazione Nurse Times

Allegato

Fonti:

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