Nella Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, diretta dal professor Mauro Rinaldi, è possibile riparare per la seconda volta la valvola mitrale con corde in goretex a cuore battente.
La riparazione della valvola mitrale è ormai un intervento eseguito in molti centri in tutto il mondo. Alle Molinette sono ormai vent’anni che questo intervento viene eseguito in chirurgia mininvasiva, mediante un’incisione di pochi centimetri nel torace di destra.
Durante le 36esime Giornate Cardiologiche Torinesi, in programma a Torino dal 19 al 21 settembre, presso il Polo Aldo Moro dell’Università degli Studi di Torino (via Sant’Ottavio 18), dirette dai professori Mauro Rinaldi, Gaetano Maria De Ferrari e Fabio Verzini, la dottoressa Cristina Barbero presenterà l’esperienza del Centro, riportando i dati di quasi 2.500 pazienti.
Ma come anche nei migliori centri del mondo, non sempre l’intervento è risolutivo. E così per una piccola percentuale di pazienti (1-2% dopo un anno e 8-10% dopo dieci anni) è necessario un secondo intervento. Nessuno vorrebbe mai essere rioperato al cuore, tanto più se questo secondo intervento deve essere eseguito con una sternotomia completa
(poiché passare due volte dalla stessa via comporta dei rischi) e fermando una seconda volta il cuore. E così l’equipe del professor Rinaldi ha ideato una strategia per riparare per la seconda volta la valvola mitrale, ma senza dover riaprire né fermare il cuore.Il professor Stefano Salizzoni presenterà, sempre in occasione delle Giornate Cardiologiche Torinesi, la più grossa casistica mondiale di impianto di neocorde a cuore battente in quei pazienti nei quali l’insufficienza mitrale si è ripresentata, questa volta facendo però una piccola incisione nel torace di sinistra e senza utilizzo della circolazione extracorporea.
E così la Cardiochirurgia universitaria dell’ospedale Molinette di Torino continua a rimanere nell’elite mondiale della chirurgia mitralica, diffondendo le proprie tecniche ed esportando i medici formati: il dottor Paolo Centofanti all’ospedale Mauriziano di Torino; il dottor Matteo Attisani al San Giovanni Bosco di Torino; il professor Giovanni Marchetto all’ospedale San Gerardo di Monza; la dottoressa Suad El Qarra all’Aou di Parma; il professor Francesco Patanè al Papardo di Messina; il professor Davide Ricci al San Martino di Genova.
Inoltre il professor Salizzoni, assieme all’indispensabile cardiologo ecocardiografista, il dottor Alessandro Vairo, continua a diffondere queste tecniche in tutto il mondo, con numerose missioni di insegnamento in Cina, Giappone, Canada e svariati Paesi europei.
Redazione Nurse Times
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