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Operatori sanitari tra paura e passione: un sondaggio di Fials Milano rivela dati inediti su sfide e amore per il proprio lavoro


Fials Milano ha recentemente promosso un sondaggio fra tutti i lavoratori del sistema sanitario milanese e brianzolo. Questo sondaggio, condotto su 830 partecipanti, offre uno spaccato significativo e non scontato di una realtà complessa, composta da oltre 50.000 lavoratori fra medici, infermieri, oss, tecnici e personale amministrativo, tecnico e professionale. La grande area vasta milanese rappresenta una risorsa fondamentale per il sistema Paese, con un’offerta sanitaria di notevole importanza, comprendente numerosi ospedali pubblici e privati convenzionati, centinaia di ambulatori e laboratori

Preoccupazioni e opinioni sul sistema sanitario lombardo

Il segretario generale Fials, Mauro Nobile commenta: “Innanzitutto, emerge una generale preoccupazione per il sistema sanitario lombardo, simile a quella percepita dai cittadini. Tuttavia è rassicurante notare che il 52% degli intervistati considera il Ssn lombardo efficiente, con capacità di ottenere talvolta buoni risultati”.

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Condizioni economiche e motivazione degli operatori

Un dato critico che emerge dal sondaggio Fials riguarda le condizioni economiche, ritenute insoddisfacenti dal 65,3% del campione. “È evidente che le condizioni economiche attuali sono assolutamente inadeguate per una larga parte dei nostri operatori – sottolinea Nobile -, e questo è un aspetto che non possiamo ignorare”. Nonostante le difficoltà, la forte motivazione degli operatori è evidente, con il 69,2% che si dichiara soddisfatto o almeno neutrale riguardo al proprio lavoro. “Questo dimostra l’impegno e la dedizione dei nostri operatori sanitari, che continuano a lavorare con passione nonostante le sfide,” aggiunge Nobile.

Paura della violenza e speranza di miglioramento

Un altro dato preoccupante riguarda la paura della violenza contro gli operatori sanitari. Ben il 17,4% degli intervistati ha dichiarato di avere paura di lavorare sempre o spesso, una percentuale che raggiunge il 48,3% tra il personale dei pronto soccorso. “Questo è un dato allarmante, che riflette un clima di insicurezza inaccettabile nei luoghi di lavoro – afferma il segretario generale Fials -. Tuttavia c’è speranza. Le nostre soluzioni per migliorare la sicurezza stanno iniziando a dare risultati positivi”. Ciò è dovuto a un dato inquietante: il 13,6% del campione riferisce esperienze continue di violenza e il 24,7% occasionali. Il livello di preoccupazione è massimo per il 18,5% del campione.

Proposte e soluzioni: un futuro di speranza

Le soluzioni proposte dai partecipanti per migliorare questa situazione includono un aumento della sicurezza (48,1%), una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine (13,6%) e la sensibilizzazione della popolazione (25,9%). “Il mondo sanitario non può risolvere tutto immediatamente, ma è fondamentale lavorare insieme per migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro – conclude il segretario generale Fials -. Sono fiducioso che, con l’impegno comune, possiamo creare un ambiente di lavoro più sicuro e sereno”.

Il campione riferisce inoltre una bassissima attenzione della dirigenza ospedaliera per due terzi del campione, che pure è positiva quando ci sono interventi per l’80% del campione. Per rispondere alle esigenze di sistema il 49,9% del campione richiede un aumento delle risorse economiche disponibili, mentre il 14,8% individua nella sicurezza una priorità assoluta.

Redazione Nurse Times

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