Notte di caos e paura all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola (Napoli), dove il parente di una paziente, armato additrittura di spranga di ferro, ha messo a soqquadro il Pronto soccorso, mandando in frantumi una vetrata e ferendo un infermiere e due guardie giurate.
A denunciare quanto accaduto a Nola è l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, che ha così raccontato l’accaduto sulla propria pagina Facebook: “Il parente di una paziente pretendeva di entrare in OBI (Osservazione breve intensiva) per fare visita alla sua congiunta. Al diniego da parte del personale di vigilanza, l’uomo esce fuori, si procura una spranga di ferro e distrugge tutto quello che gli capita a tiro. L’infermiere di turno è stato colpito da diverse schegge e ci sono due guardie giurate ferite nella colluttazione. Naturalmente l’energumeno si è dileguato!”.
“Ci auguriamo che i soggetti protagonisti di questi episodi siano puniti, mentre alla vigilanza e al personale sanitario va la nostra solidarietà – dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli -. Siamo però convinti che medici e infermieri siano alquanto stanchi di vivere costantemente nel terrore e che le parole di solidarietà, che giungono da ogni parte in questi casi, non bastino più”.
E ancora: “In due anni, secondo le 75 società scientifiche dei clinici ospedalieri e universitari (FoSSC), ci sono 32.500 posti in meno negli ospedali, il che ha aumentato la pressione sociale e l’esasperazione della popolazione. Bisogna assolutamente aumentare le risorse per la sanità pubblica e contemporaneamente proteggere i presidi ospedalieri”.
Conclude Borrelli: “E’ da tempo che abbiamo lanciato l’allarme, un campanello che questo Governo sembrava aver udito, date le promesse fatte sui presidi fissi di polizia nei pronto soccorso, ma l’apparenza non corrisponde alla realtà dei fatti. Ogni giorno che passa senza che si intervenga e si decida di far presidiare le strutture ospedaliere, prevedendo condanne dure per i violenti e gli aggressori, ci avvicina inesorabilmente a un’ipotetica, ma sempre più probabile tragedia. Si vuole arrivare a questo?”.
Redazione Nurse Times
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