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Follia alla clinica Città Studi di Milano: 22enne cerca di aggredire l’ex compagna e ferisce con un coltello tre persone (un paziente, un infermiere e un addetto alle pulizie)

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Follia alla clinica Città Studi di Milano: 22enne cerca di aggredire l'ex compagna e ferisce con un coltello tre persone (un paziente, un infermiere e un addetto alle pulizie)
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Raccapricciante episodio di violenza al Pronto soccorso della clinica Città Studi di Milano, dove ieri pomeriggio, intorno alle 17, un 22enne in forte stato di agitazione, armato di un piccolo coltello, ha seminato il panico, verosimilmente con l’intenzione di aggredire l’ex compagna, presente sul posto e portata al sicuro, in un ufficio, dalla responsabile dell’accettazione.

A fare le spese del suo raptus, un infermiere 57enne, un addetto alle pulizie 56enne e un paziente 74enne, intervenuti per fermarlo e raggiunti da numerosi fendenti. Tutti e tre sono stati feriti, ma nessuno di loro versa in pericolo di vita. L’aggressore è stato poi bloccato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile, arrivati alla clinica su chiamata del personale.

Nel racconto reso al Corriere della Sera dal paziente che ha cercato di difendere la ragazza, anche lei 22enne, tutta l’angoscia di quei drammatici istanti: “Lui la cercava con lo sguardo. Gli occhi sbarrati. Cercava di divincolarsi per raggiungerla. Sembrava una furia. Le urlava: ‘Ti uccido, io ti uccido!’. Si erano lasciati e lui voleva ucciderla. Lei, poverina, piangeva e si stringeva in se stessa. Quando ho visto che lui ha tirato fuori il coltello ho provato a disarmarlo”.

Il coraggioso 74enne ha riportato tagli superficiali a due dita della mano. Peggio è andata ai due dipendenti della clinica: l’infermiere ha ricevuto una coltellata al polpaccio destro, mentre l’addetto alle pulizie è stato colpito all’addome e alla coscia sinistra.

La ragazza finita nel mirino dell’aggressore, fortunatamente illesa, era arrivata alla clinica per sostenere la visita medica in vista dell’assunzione. Non sapeva di essere pedinata. L’ex compagno, che forse aveva bevuto, si è fatto largo a spintoni nell’intento di raggiungerla, urlando le sue inquietanti minacce. Quindi la colluttazione con i suoi difensori, che si è trascinata fin sul marciapiede all’ingresso. Sembra che lei, sotto choc, abbia riferito ai militari che già in passato il 22enne, da cui ha avuto un figlio, si fosse distinto per atteggiamenti violenti, ma non risulterebbero precedenti interventi per liti tra i due. 

Per ricostruire la vicenda gli inquirenti ascoltando i testimoni e visionando le immagini delle telecamere di sicurezza. Il pm Alessia Menegazzo ha intanto disposto l’arresto per l’autore dell’aggressione. Al momento il reato ipotizzato è quello di lesioni aggravate. Di sicuro l’episodio conferma, una volta di più, l’urgenza di riportare sicurezza negli ospedali, specie nei pronto soccorso. “Qui, ad esempio, non c’è vigilanza”, lamentano i sindacati della clinica Città Studi.

Redazione Nurse Times

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