Negli ultimi giorni l’introduzione della figura dell’assistente infermiere ha scatenato un acceso dibattito nella comunità infermieristica, suscitando un vespaio di polemiche e fondate preoccupazioni tra i professionisti sanitari.
L’accordo Stato-Regioni, relativo all’inserimento dell’assistente infermiere nel nostro Ssn, finalizzato sic et simpliciter a tappare le falle della carenza di infermieri, sostituendo questi ultimi con operatori meno formati e meno retribuiti, viene aspramente criticato come una “pericolosa scorciatoia”, che mette a rischio la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure e dell’assistenza.
De Palma e De Caro lanciano un monito accorato: senza un’immediata e decisa inversione di rotta, il futuro dell’infermieristica italiana è a rischio. Non si può non prevedere una preoccupante emorragia di giovani professionisti, con un calo del 30% di laureati nei prossimi tre-cinque anni, se non si interverrà con incisivi benefit all’iscrizione universitaria, all’inserimento lavorativo e alla creazione di diverse prospettive di carriera.
In un contesto già profondamente segnato da una carenza di infermieri tra le più gravi a livello europeo l’Italia rischia quindi di aggravare ulteriormente questo deficit. L’interrogativo, denso di preoccupazione, riecheggia con forza: se la politica sanitaria persevera nell’introdurre migliaia di assistenti infermieri, senza prima ripensare l’organizzazione del sistema e valorizzare appieno la professionalità infermieristica, a chi sarà affidata la cura dei pazienti? L’inquietante prospettiva di un’assistenza sanitaria sempre più compromessa, affidata a personale meno qualificato, è all’orizzonte.
“Otto euro sono davvero un insulto alla professionalità, una beffa per chi da anni si batte per un riconoscimento economico adeguato”. De Palma e De Caro denunciano questo potenziale “schiaffo” come una profonda ingiustizia, un’ulteriore demotivazione per i giovani che scelgono di diventare infermieri, e un pericoloso segnale di svalutazione per una professione cruciale per la salute di tutti.
Infine De Palma e De Caro lanciano un chiaro appello alle istituzioni pubbliche interessate per sospendere l’attuazione dell’accordo Stato-Regioni sancito il 3 ottobre scorso, e per lavorare sin da subito, congiuntamente, a un nuovo piano strategico di riordino delle responsabilità e delle funzioni che interessi tutti i professionisti dell’assistenza.
“Per tutte queste ragioni – concludono – servono soluzioni lungimiranti, che valorizzino finalmente le competenze dei professionisti infermieri, che oramai sono esausti e totalmente sfiduciati. Non abbiamo bisogno di ulteriori applausi e pacche sulle spalle, con tanto di auguri di buon lavoro. E’ tempo di investire, di agire davvero e concretamente per il bene dei cittadini e degli infermieri. Quelli veri, non gli assistenti”.
Redazione Nurse Times
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