Oggi è stato ufficialmente approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il nuovo profilo professionale dell’Assistente Infermiere, una figura che rappresenta un’evoluzione dell’Operatore Socio-Sanitario (OSS) e che, grazie a una formazione aggiuntiva, si pone come supporto fondamentale per il personale infermieristico. Scopriamo insieme chi è l’Assistente Infermiere e quali compiti avrà nel sistema sanitario.
Chi è l’Assistente Infermiere?
È un operatore sanitario che, dopo aver ottenuto la qualifica di OSS, ha seguito un percorso formativo specifico per acquisire competenze aggiuntive. Il suo ruolo principale è quello di affiancare gli infermieri, contribuendo all’assistenza diretta al paziente e supportando le attività di gestione, organizzazione e formazione all’interno delle strutture sanitarie.
Questa nuova figura si inserisce in un contesto sempre più complesso, dove la collaborazione interdisciplinare è essenziale per garantire una cura efficiente e di qualità. L’Assistente Infermiere opera secondo le indicazioni dell’infermiere e in sinergia con tutto il team di cura, assumendosi la responsabilità della correttezza delle proprie attività.
Come si diventa Assistente Infermiere?
Il percorso formativo per diventare Assistente Infermiere è regolato dalle Regioni e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano. Per accedere ai corsi è necessario possedere la qualifica di Operatore Socio-Sanitario (OSS), un diploma di scuola secondaria di secondo grado o titoli equivalenti, e un’esperienza lavorativa di almeno 24 mesi come OSS.
In deroga, anche gli OSS senza diploma possono accedere al corso, purché abbiano maturato cinque anni di esperienza negli ultimi otto. Per questi ultimi è previsto un modulo aggiuntivo di 100 ore di formazione.
Il corso ha una durata minima di 500 ore, da completare in un periodo compreso tra sei e dodici mesi. Inoltre, gli Assistenti Infermieri sono tenuti a frequentare eventi di aggiornamento formativo annuali, con una durata minima di un’ora per ogni mese lavorato. La formazione può essere completata entro il triennio successivo all’anno di conseguimento della qualifica.
Moduli didattici: il corso include sia moduli teorici che pratici, con una forte enfasi sulle competenze assistenziali sanitarie, la collaborazione con il team infermieristico e la gestione dell’assistenza diretta.
Le competenze
L’Assistente Infermiere svolge attività sanitarie complesse, sotto la supervisione dell’infermiere. Tra le principali competenze ci sono:
- Rilevazione di parametri vitali e segni clinici
- Esecuzione di ECG (Elettrocardiogrammi)
- Prelievo di parametri tramite puntura capillare
- Utilizzo di dispositivi POCT (Point-Of-Care Testing)
- Somministrazione di nutrizione enterale in pazienti stabilizzati
- Aspirazione di secrezioni oro-faringee e naso-faringee, anche su pazienti tracheostomizzati
- Cura e pulizia di stomie
- Preparazione e somministrazione di farmaci per via orale, oftalmica, vaginale, rettale e topica. Sotto supervisione infermieristica, somministrazione per via intramuscolare e sottocutanea
- Applicazione di cannule nasali e maschere facciali per l’ossigenoterapia.
Un passo avanti per la sanità italiana?
L’introduzione dell’Assistente Infermiere rappresenta un’importante innovazione per il sistema sanitario italiano.
Il ruolo dell’Assistente Infermiere, ancora poco conosciuto, potrebbe generare confusione tra i cittadini riguardo alle competenze e responsabilità di questa figura rispetto a quelle degli infermieri professionisti.
Aggiornamento Continuo
Una volta ottenuta la qualifica, gli assistenti infermieri devono partecipare regolarmente ad eventi formativi di aggiornamento, per un minimo di 1 ora per ogni mese lavorato.
ALLEGATO: Testo del decreto
Redazione Nurse Times
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