Gentile Direttore,
sono Niccoló Pasquinelli. Mi rivolgo a voi perché vorrei presentare la mia tesi di master di I livello in “Area critica ed Emergenza Sanitaria”. Dal titolo “See and Treat: l’Infermiere con competenze avanzate in pronto soccorso. Una revisione della letteratura”. Spero di essere riuscito a mettere in luce un argomento per me importante ed essere un incoraggiamento per chi crede nella professione e nella sua maggiore autonomia.
Negli ultimi anni nei Dipartimenti di Emergenza urgenza e Accettazione (DEA) si è evidenziato un aumento sia nel contesto nazionale sia internazionale del numero degli accessi, i quali per la maggior parte sono utenti con problematiche minori, ai quali è stato assegnato un codice a bassa priorità, identificati con i codici 4 e 5; Gli utenti così codificati non hanno problematiche urgenti. Le conseguenze sono un considerevole aumento dei tempi d’attesa, una diminuzione della soddisfazione da parte degli utenti, minore qualità delle cure e maggiore stress per il personale infermieristico.
Sulla base del nostro obbiettivo, il quesito di foreground che ci ha guidato nella stesura dell’elaborato è stato: Ci sono evidenze riguardo l’infermiere di pronto soccorso con competenze avanzate, nella gestione dei codici minori, in rapporto alla riduzione dei tempi di attesa e alla soddisfazione degli utenti?
La ricerca bibliografica è stata poi preceduta dalla lettura di documenti, articoli, siti internet, consultabili tramite i motori di ricerca Google e Google Scholar. I quali trattavano il modello See & Treat diffuso a livello internazionale, così da poter meglio identificare quali termini utilizzare per impostare la stringa di ricerca. La ricerca è stata condotta tramite la consultazione e l’interrogazione di banche dati biomediche quali PubMed e Cumulative Index to Nursing and Allied Health (CINAHL).
Dall’analisi della letteratura emerge che l’introduzione nei DEA del percorso di See and Treat, in cui gli utenti con problemi di salute minori vengono gestiti da un Emergency Nurse Practitioner, ha portato alla riduzione del tempo di attesa per la visita medica, del tempo di permanenza nel DEA e del sovraffollamento e non per ultimo l’aumento del grado di soddisfazione sia degli utenti che degli infermieri.
Il “See and Treat” rappresenta un percorso all’avanguardia in termini di efficienza di gestione dei codici minori, amplia le competenze e l’autonomia dell’infermiere.
Occorre puntualizzare la necessità di rivedere in questi termini le diverse offerte formative Universitarie, partendo dai Master di I° livello fino alla possibile istituzione di lauree magistrali ad indirizzo clinico. In modo da avere del personale adeguatamente formato così da ottenere l’effettivo riconoscimento delle competenze avanzate, avere quindi maggiore indipendenza e assumendo così un ruolo ancora più centrale all’interno del processo assistenziale a favore dell’utente.
Dott. Niccoló Pasquinelli
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