Il Tribunale di Pisa ha accolto il ricorso di una trentina tra infermieri e oss dell’Aou Pisana Cisanello che esercitano attività lavorativa articolata in turni e non possono usufruire, in riferimento ai turni di notte ed a quelli ricadenti nei giorni festivi, di un servizio mensa interno o esterno organizzato a cura dell’Azienda, nè di buoni pasto con contributo di Aoup. Ciò perché la mensa non presta servizio notturno e durante le festività.
L’Aou Pisana è stata quindi condannata a rifondere ai ricorrenti con somme comprese tra i 700 e i 2.000 euro, a seconda dei turni svolti nel quinquennio di riferimento, ovvero quello anteriore alla presentazione dei risorsi avvenuta nel 2022. La sentenza è immediatamente esecutiva e la Aoup deve pagare complessivamente circa 30mila euro anche nelle more dell’appello qualora decida di ricorrervi.
Questo il passaggio chiave della sentenza: “La Corte Suprema, ai fini del riconoscimento del buono pasto a un dipendente adibito a turni orari, ha considerato coessenziale alle ‘particolari condizioni di lavoro’ il diritto a usufruire della pausa di lavoro, a prescindere dal fatto che la stessa avvenga in fasce orarie normalmente destinate alla consumazione del pasto o in fasce per le quali il pasto possa essere consumato prima dell’inizio del turno”.
E’ stato il sindacato Cobas, assistito dallo studio legale dell’avvocato Leonardo Rossi di Pisa, a formalizzare la causa, chiedendo appunto di far riconoscere il diritto di tutti i lavoratori, anche in turno, alla fruizione della mensa aziendale o, in mancanza, alla fruizione di modalità alternative al servizio mensa, con spesa a carico del datore di lavoro, e richiedendo di conseguenza il risarcimento dei danni subiti. Analoga pronuncia è stata ottenuta dall’avvocato Rossi per altri dipendenti dell’Asl Toscana Centro
.“Le aziende, in relazione al proprio assetto organizzativo e compatibilmente con le risorse disponibili – sottolinea il giudice –, possono istituire mensa di servizio o, in alternativa, garantire l’esercizio del diritto di mensa con modalità sostitutive. In ogni caso l’organizzazione e la gestione dei suddetti servizi, rientrano nell’autonomia gestionale delle aziende”.
I delegati Cobas e l’avvocato Leonardo Rossi esprimono soddisfazione: “Il Tribunale, dando una corretta interpretazione dell’impianto normativo, ha ricostruito che la mensa sia un diritto a tutti i lavoratori che abbiamo un orario di lavoro superiore alle sei ore. Aoup dovrà pagare ed adeguarsi”.
Redazione Nurse Times
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