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Presidio di infermieri e oss Humanitas: chiedono adeguamenti salariali e piano ferie. E annunciano una giornata di sciopero

Infermieri e oss dell’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) hanno dato vita a un presidio con striscioni e bandiere di Cgil e Uil per chiedere adeguamenti salariali e piano ferie, annunciando una giornata di sciopero per il 29 aprile.

A spiegare nel dettaglio le ragioni dei manifestanti è Massimo Preziuso, responsabile di Uil Fpl Milano: “Le cose non vanno bene, e andranno peggio con i salari che non vengono adeguati, a fronte dei bilanci Humanitas che diversamente crescono. Stiamo discutendo da sei mesi per il piano ferie. I lavoratori, costretti a svolgere turni massacranti, hanno il diritto di conoscere per tempo quando potranno godersi le vacanze, come previsto dalla normativa. Siamo in aprile: stanno sostanzialmente dicendo ai lavoratori che le ferie non sono una priorità”.

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Aggiunge Antonio Bagnaschi, rappresentante di Fp Cgil Milano: “Abbiamo aperto uno stato di agitazione dopo un anno di trattative al tavolo per il rinnovo degli incentivi dei prossimi tre anni. Humanitas si è presentata con una proposta che vprevede tra i 40 e gli 80 euro di aumento lordi annui a lavoratore, e non per tutte le categorie. È inaccettabile. Abbiamo provato a muovere queste cifre, anche in virtù di un contratto nazionale scaduto dal 2018. Ora abbiamo scelto la strada della protesta, perché abbiamo forti pressioni dai lavoratori, sono stufi di questa situazione. Erano qua a combattere in prima linea contro il Covid. Intanto il fatturato di Humanitas cresceva, ma oggi si scordano dei lavoratori”.

La replica di Humanitas non si è fatta attendere. Dall’ospedale giungono segnali di apertura: “Come sempre, siamo disponibili a trovare delle soluzioni che possano soddisfare i bisogni dei professionisti di Humanitas in ordine alla pianificazione delle ferie, compatibilmente con la continuità dei servizi assistenziali, e al miglioramento delle condizioni economiche. In questo senso il piano Welfare, attivo dal 2013, costantemente ampliato e rivolto all’80% circa della popolazione dell’ospedale, è uno strumento molto apprezzato, perché aumenta il potere di acquisto delle famiglie, dal momento che è spendibile anche in buoni benzina, buoni spesa e pagamento delle bollette”.

Redazione Nurse Times

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