Infermieri

Nursing Up: “Autonomia differenziata? Si rischia di aggravare le disparità già enormi tra Nord e Sud”

Il presidente De Palma: “Non vogliamo e non possiamo permetterci 21 regioni con 21 sistemi sanitari differenti. I cittadini meritano una sanità che offra la medesima qualità delle cure, dal Piemonte alla Sicilia”.

“A poche ore dall’approvazione da parte del Governo, del Ddl sull’autonomia differenziata non possiamo non esprimere legittima preoccupazione per i contraccolpi che il nostro Ssn potrebbe subire, alla luce di un Paese che è già nettamente spaccato in due, con una sanità che presenta profondi squilibri e disparità enormi tra Nord e Sud, e soprattutto con un’anomala geografia sanitaria che, lo raccontiamo e lo denunciamo da anni, è composta pericolosamente da 21 regioni con sistemi sanitari differenti”. Così Antonio De Palma (foto), presidente nazionale del sindacato Nursing Up.

“Riteniamo di dover esser franchi e onesti nell’esprimere le nostre perplessità sul nuovo Disegno di legge, ma nello stesso tempo vogliamo augurarci che il Governo compia finalmente scelte lungimiranti – continua il presidente Nursing Up -. I rischi sono evidenti. Con l’autonomia differenziata le Regioni più forti potranno trattenere il gettito fiscale, che non verrebbe più redistribuito su base nazionale, impoverendo ulteriormente il Mezzogiorno”.

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E ancora: “Le maggiori autonomie già richieste ad esempio da Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto ne potenzieranno le performance sanitarie, indebolendo ulteriormente quelle delle Regioni del Sud, incluse quelle a statuto speciale”.

Conclude il presidente Nursing Up: “Il percorso da seguire da parte dell’Esecutivo è rafforzare finalmente il suo potere centrale in termini di politica sanitaria efficiente, costruita, si spera finalmente, su azioni concrete, con la possibilità di intervenire per colmare, laddove occorre, il gap delle disuguaglianze, attraverso un potenziamento del ministero della Salute, in modo da poter intervenire su quelle Regioni o su quei territori che presentino gravi sperequazioni in termini di tutela della salute nei confronti dei loro cittadini”.

Redazione Nurse Times

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