Un operatore socio-sanitario (oss) di 42 anni è accusato di violenza privata nei confronti di due disabili ospiti di una struttura riabilitativa e di accoglienza in provincia di Ferrara. Nella prima udienza del processo, davanti al giudice Sandra Lepore, la difesa ha chiesto per il suo assistito la messa alla prova, che sarà valutata dal tribunale nell’udienza fissata per il prossimo 15 ottobre.
In quell’occasione si valuterà anche la congruità del risarcimento del danno che sarà offerto alle due persone offese, disabili totalmente incapaci di intendere e volere, e che dovrà essere vagliato anche dai rispettivi amministratori di sostegno. Una di loro si è costituita parte civile tramite il suo avvocato.
I fatti risalgono a metà agosto del 2021 e tra i mesi di gennaio e febbraio dello stesso anno. In un caso l’oss avrebbe costretto un 45enne a subire atti di umiliazione con le sue feci, imponendogli di denudarsi e sottoponendolo a continui getti di acqua bollente e fredda. Nell’altro caso avrebbe vessato un 42enne, costringendolo a stimolarsi sessualmente, con l’unico intento di deriderlo davanti alle persone presenti.
Redazione Nurse Times
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