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Malaria: tutto quello che c’è da sapere sul vaccino

La malaria è una malattia pericolosa per la vita, causata da parassiti che vengono trasmessi alle persone attraverso le punture della zanzara Anopheles femmina infetta. Ci sono cinque specie di parassiti della malaria, ma uno solo è particolarmente pericoloso, il Plasmodium falciparum, anche se è prevenibile e curabile.

Nel 2022, quasi la metà della popolazione mondiale era a rischio di malaria e secondo l’OMS circa ogni minuto muore di malaria un bambino di meno di cinque anni: la maggior parte dei casi e dei decessi si verifica nell’Africa sub-sahariana. Tuttavia, anche le regioni del Sud-Est asiatico, del Mediterraneo orientale, del Pacifico occidentale e delle Americhe riportano un numero significativo di casi e di morti.

In particolare, nell’area africana avvengono il 94% dei casi e dei decessi per malaria: nel 2022 ci sono stati 249 milioni di casi e 608 000 morti di cui più del 76% erano bambini sotto i cinque anni. Lo sviluppo di un vaccino, in corso da decenni, potrà quindi salvare decine di migliaia di vite, specie di bambini. 

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Finalmente dopo diversi decenni di studio, sono stati sviluppati vaccini efficaci contro la malaria: il primo vaccino è chiamato RTS,S/AS01 (RTS,S o Mosquirix). Dal 6 ottobre 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’uso diffuso di questo nuovo vaccino contro la malaria (Mosquirix – GlaxoSmithKline) tra i bambini dell’Africa sub-sahariana e in altre regioni con trasmissione moderata o elevata della malaria da Plasmodium Falciparum.

La raccomandazione si basa sui risultati di un programma pilota avviato nel 2019 e realizzato in Ghana, Kenya e Malawi, che ha interessato più di 800 000 bambini e che si è dimostrato efficace prevenendo il 40% dei casi di malaria e il 30% dei casi gravi.

Nell’Ottobre 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiunto un secondo vaccino contro la malaria – R21/Matrix-M sviluppato dall’Università di Oxford – all’elenco dei vaccini prequalificati per ampliare l’accesso alla prevenzione della malaria attraverso la vaccinazione.

Entrambi i vaccini hanno dimostrato di essere sicuri ed efficaci negli studi clinici, per prevenire la malaria nei bambini. Se implementati su larga scala, insieme ad altri interventi raccomandati per il controllo della malaria, si prevede che avranno un elevato impatto sulla salute pubblica.

Come funzionano i vaccini

I vaccini prendono di mira la forma di parassita più mortale e comune in Africa: il Plasmodium falciparum. Stimolano infatti le difese immunitarie dirette contro quella forma del parassita che viene inoculato nel sangue dalla zanzara tramite la puntura, cercando di bloccarne l’accesso nelle cellule umane e quindi impedendo lo sviluppo della malattia.

Inoltre il nuovo vaccino R21/Matrix-M contiene l’adiuvante Matrix-M di Novavax che stimola l’ingresso di cellule presentanti l’antigene nel sito di iniezione e nei linfonodi locali. Al momento non sono ancora stati condotti studi comparativi tra Mosquirix (RTS,S) di Gsk e R21/Matrix-M. Entrambi hanno mostrato un’efficacia simile in studi separati, ma senza un confronto diretto è difficile dire chi abbia i risultati migliori.

Come si somministra il vaccino

Il Mosquirix è raccomandato nei bambini che vivono in paesi ad alto rischio per prevenire la malaria causata da Plasmodium falciparum. Ha bisogno di quattro dosi per essere efficace.Le prime tre dosi vengono iniettate intramuscolo a distanza di un mese l’una dall’altra all’età di cinque, sei e sette mesi, mentre un richiamo finale è necessario a circa 18 mesi.

I bambini piccoli hanno infatti un maggiore rischio di morire di malaria perché, a differenza degli adulti, non hanno avuto il tempo necessario per costruire una risposta immunitaria efficace: il vaccino per loro è certamente più utile ed efficace. Anche il vaccino R21/Matrix-M è formulato in quattro dosi: 3 dosi di vaccino primario e una dose booster dopo un anno, che hanno dimostrato di ottenere l’alto livello di efficacia del 77%.

Quanto è sicuro

I risultati degli studi pilota effettuati in Ghana, Kenya e Malawi del Mosquirix hanno dimostrato che la vaccinazione migliora la salute e salva la vita dei bambini.

Dopo oltre 2,3 milioni di dosi somministrate, si è dimostrato che il vaccino è sicuro e porta comunque a una riduzione del 30% della malaria grave e mortale, anche quando è introdotta in aree dove ci sono già altri sistemi di prevenzione, cioè le zanzariere trattate con insetticidi sono ampiamente utilizzate, e c’è un buon accesso alla diagnosi e al trattamento. Infatti i più piccoli spesso non dormono sotto le zanzariere, e possono beneficiare molto del vaccino, aumentando così la copertura degli interventi protettivi fino al 90%.

Quanto è efficace

Le grandi difficoltà nel produrre un vaccino contro le malattie da parassiti sono state finalmente risolte almeno in parte, producendo questi vaccini, di cui il primo è solo moderatamente efficace: offrendo una protezione solo al 30% mentre per il secondo. I primi studi effettuati in Burkina, Kenya, Mali e Tanzania sembra mostrino una efficacia del 77%. Tuttavia bisogna pensare alla scala del problema, con centinaia di milioni di casi di infezione, anche una riduzione anche parziale corrisponde un enorme numero di vite salvate.

Già l’evitare il 30-40% dei casi e delle morti porta in ogni caso un grande beneficio alla popolazione, dato ché si tratta di una malattia così diffusa e di una mortalità tanto alta. Se sono 460.000 i bambini che muoiono ogni anno nell’Africa Subsahariana, anche il 30% in meno sarebbero teoricamente 140.000 vite salvate. Inoltre i nuovi dati hanno mostrato che l’RTS,S, quando combinato con i farmaci antimalarici stagionali, ha ridotto gli episodi clinici, l’ospedalizzazione e la morte di circa il 70%.

Studio pilota ed effetti collaterali

Milioni di dosi del nuovo vaccino sono state somministrate in diversi paesi africani (Ghana, Kenya Tanzania e Malawi), mostrando un profilo di sicurezza favorevole. Studi di fase 3, che hanno valutato migliaia di bambini, hanno dimostrato un buon profilo di sicurezza per entrambi questi vaccini. In pratica si è dimostrato che non ci sono importanti effetti collaterali a parte alcuni casi convulsione febbrile nei vaccinati, come accade per tutti i vaccini che possono causare febbre.

Prospettive future

Secondo l’OMS, i due vaccini contro la malaria dovrebbero essere distribuiti in tutta l’Africa sub-sahariana, dato il successo dei programmi pilota di immunizzazione in Ghana, Kenya e Malawi. Tuttavia questo non deve ridurre l’attenzione nell’utilizzare le zanzariere da letto, la misura preventiva più diffusa, che in ogni caso riduce le morti per malaria nei bambini sotto i cinque anni di almeno il 20%.

Redazione Nurse Times

Fonte: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

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