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L’assessore Gucciardi incontra a Trapani gli infermieri del coordinamento IPASVI Sicilia

Si è concluso oggi presso il Collegio IPASVI di Trapani l’incontro con i Presidenti del Coordinamento Regionale IPASVI (Infermieri-Assistenti Sanitari-Vigilatrici d’Infanzia) della Sicilia con l’assessore alla Salute On. Baldo Gucciardi per discutere sulle gravi carenze di personale infermieristico ed OSS che attualmente affliggono le strutture ospedaliere della Regione.

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Il problema è divenuto più serio a seguito delle recenti guide assessoriali da cui scaturiranno le nuove dotazioni organiche delle strutture ospedaliere e territoriali.

Con estrema gratitudine i presidenti IPASVI della Regione Sicilia vogliono mettere in risalto la disponibilità e l’attenzione dell’assessore nei confronti delle corpose istanze che il Coordinamento Regionale IPASVI ha presentato sugli emendamenti alle linee di indirizzo regionali sulla determinazione degli organici infermieristici.  

L’assessore regionale alla sanità On. Baldo Gucciardi afferma che: “gli infermieri rappresentano un pezzo importante della colonna vertebrale del SSR per cui la mia attenzione per questa categoria è giustificata dal fatto che bisogna avere servizi sanitari di qualità”.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa del Coordinatore Regionale IPASVI Sicilia Sebastiano Zappulla:

“Oggetto dell’incontro è stato la stesura degli Atti Aziendali inerenti le Dotazioni Organiche delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana, la definizione di standard assistenziali adeguati ai LEA e l’incremento delle risorse infermieristiche e del personale di supporto OSS.

Durante l’incontro, alquanto propositivo, sono state sviscerate le problematiche che quotidianamente il professionista infermiere affronta per compensare le criticità organizzative gestionali determinate dall’inadeguatezza degli organici infermieristici e del personale di supporto.

La delegazione IPASVI ha ribadito che purtroppo la regione Sicilia non ha investito sulla risorsa infermiere e difatti, come è noto, risulta tra le regioni più povere quanto a risorse infermieristiche confermando l’impossibilità ad evadere la domanda di assistenza dei cittadini, da parte del personale infermieristico, a causa della sempre più insufficiente dotazione organica dimostrata dallo sforamento del badget dello straordinario con la reperibilità utilizzata per sopperire all’ordinario.

E’ stata evidenziata la sottostima delle specialità definite di base, chirurgia generale e medicina interna, in quanto non è adeguatamente stimato il progressivo aumento dei pazienti cronicamente riacutizzati che necessitano dell’ospedalizzazione per la loro complessità clinico assistenziale.

Le criticità quotidianamente affrontate in queste corsie non emergono perché mancano adeguati indicatori di complessità. Essenziale nella rideterminazione del fabbisogno di personale infermieristico è il rapporto medico / infermiere, che andrebbe rideterminato nella misura di 2 infermieri per medico.

Tale parametro è da tenere in considerazione prioritariamente rispetto agli standard indicati nelle linee guida, per area di intensità di cure. Altrettanta importanza riveste la rideterminazione del personale di supporto, Operatore Socio Sanitario: è indispensabile che tale figura possa gradualmente sostituire gli ausiliari socio sanitari;  a questo riguardo dovrà considerarsi, come supporto all’infermiere, esclusivamente l’operatore sanitario con il profilo di O.S.S. i cui compiti sono orientati a soddisfare i bisogni primari della persona, dall’assistenza diretta all’aiuto domestico alberghiero e all’intervento igienico sanitario e di carattere sociale.

Per quanto riguarda i coefficienti per tale figura professionale è stato suggerito un adeguamento nel rapporto di 0,30 – 0,50 per posto letto. E’ stato denunciato l’attuale utilizzo di personale non qualificato, con contratto di operaio, che vicaria il personale di supporto.  E’ stata riaffermata la necessità strategica di puntare ad una organizzazione dell’assistenza infermieristica imperniata sull’autonomia gestionale e garantita dall’istituzione del servizio infermieristico in tutte le ASP della Regione.

Riteniamo alquanto significativi gli impegni presi dall’assessore nel programmare un successivo incontro, nel mese di ottobre, per ridiscutere le criticità esplicitate oggi, dai rappresentanti dell’IPASVI, alla luce dell’imminente presentazione degli atti aziendali e relative dotazioni organiche da parte dei Direttori Generali e nel sollecitare i Direttori Generali ad inserire le U.O. del Servizio Infermieristico nei relativi funzionigrammi aziendali.”

Savino Petruzzelli

Redazione Nurse Times

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