Nell’ultimo episodio di una serie di comportamenti irresponsabili (Vedi articolo), un trentenne è stato denunciato a Imola per aver simulato un malore allo scopo di ottenere un passaggio in ambulanza verso il Pronto Soccorso dell’ospedale locale.
L’insolita vicenda ha avuto luogo pochi giorni dopo la recente polemica suscitata dal video di due giovani tiktoker milanesi che hanno simulato un falso malore allo scopo di ottenere un passaggio per Riccione. Ma un altro episodio altrettanto grave era avvenuto a Bari nei giorni scorsi. In quel caso la chiamata al 118 era dovuta ad una “spiaggina rotta”(Vedi articolo).
Secondo quanto riportato dai carabinieri, il trentenne ha chiesto aiuto al servizio di emergenza 118 di Imola, il quale prontamente ha inviato un’ambulanza per soccorrerlo.
La richiesta inusuale ha lasciato attoniti gli operatori sanitari, i quali hanno prontamente contattato le forze dell’ordine. Il giovane trentenne, disoccupato e con precedenti, è stato denunciato con l’accusa di interruzione di servizio pubblico.
Questo caso di simulazione di malore per ottenere un passaggio in ambulanza ha destato sgomento e sdegno, soprattutto alla luce del precedente avvenuto a Riccione con i due tiktoker milanesi. Si pone l’accento sull’importanza di preservare e tutelare i servizi di emergenza, evitando di metterli inutilmente sotto pressione con richieste fittizie.
Le forze dell’ordine e le autorità sanitarie sperano che questi episodi possano fungere da monito per coloro che potrebbero essere tentati a compiere azioni simili. Simulare un malore, mettendo a rischio la salute altrui e l’efficienza dei servizi di emergenza, è un comportamento irresponsabile e sanzionabile per legge.
Questi episodi, pubblicizzati attraverso i social media, sottolineano la necessità di un uso responsabile e consapevole di tali piattaforme, evitando di promuovere comportamenti scorretti o illegali.
Infine, ci si augura che la denuncia di questi casi sia un segnale forte per coloro che potrebbero essere tentati a imitare tali azioni. La simulazione di malore a fini egoistici non solo comporta conseguenze legali, ma mette in pericolo la sicurezza e l’efficacia dei servizi di emergenza, costringendo gli operatori a concentrarsi su situazioni non urgenti a discapito di chi realmente necessita di soccorso immediato.
Redazione Nurse Times
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