Non sapendo come raggiungere Riccione da Coriano, due ragazzi residenti nel Milanese hanno pensato di chiamare il 118 e di richiedere l’intervento di un’ambulanza, per poi postare il video dell’intera pantomima su TikTok. Nei loro confronti dovrebbe configurarsi l’accusa di procuratore allarme, alla quale potrebbe aggiungersi anche quella di interruzione di pubblico servizio.
“Il mio amico è svenuto, non so cosa fare, per favore mandate un’ambulanza”. Sembra una richiesta d’intervento al 118, ma è solo una stupida bravata, messa in atto per “scroccare” un passaggio da Coriano a Riccione. Una pantomima oltretutto ripresa con lo smartphone, per essere poi pubblicata su TikTok, dove è diventata ben presto virale, scatenando un’ondata di comprensibile indignazione.
Non hanno trovato niente di meglio da fare, due 20enni residenti nel Milanese, per ottenere le tanto agognate visualizzazioni social. Nel video si vede tutto: dal “problema” iniziale (“Ragazzi, siamo sperduti in campagna. Adesso risolviamo la situazione”) alla chiamata all’operatore del 118, che attraverso domande mirate cerca di capire che tipo di aiuto serva alla vittima del finto malore; fino al trasporto al Pronto soccorso dell’ospedale Ceccarini di Riccione. E poi il beffardo finale: “Ragazzi, siamo al Pronto soccorso. Ci siamo risparmiati la camminata”.
Alla fine, quindi, i due ragazzi hanno raggiunto il loro duplice scopo: farsi dare un passaggio per risparmiarsi una lunga camminata e ottenere ampia visibilità su TikTok. Al termine della chiamata la Centrale operativa del 118 ha fatto scattare un allarme da codice rosso e sul posto sono arrivate a sirene spiegate sia l’ambulanza che l’auto col medico a bordo. I sanitari si sono subito resi conto che la situazione non era così critica, giacché i parametri del presunto collassato erano nella norma, ma siccome lui continuava a sostenere di stare male lo hanno caricato a bordo insieme all’amico.
Naturalmente i due burloni, dopo essere stati registrati al Pronto soccorso, si sono allontanati, facendo perdere le proprie tracce, salvo poi vantarsi della bravata sui social. Le immagini, intercettate dai sanitari su TikTok, hanno fatto arrabbiare non poco il personale di Romagna Soccorso, tutti i giorni in prima linea per salvare le persone, soprattutto d’estate. Una rabbia generata non solo dalla presa in giro, ma anche dallo spreco di risorse che ne è derivata e che poteva costare cara se qualcun altro, in quel momento, fosse stato davvero in pericolo di vita e avesse avuto un reale bisogno di soccorso.
Sull’accaduto è intervenuta l’Ausl Romagna, che in una nota ha dovuto spiegare come “gli operatori del 118 abbiano eseguito le procedure in modo corretto e puntuale, attenendosi alle informazioni fornite dal chiamante”. Allo stesso modo “si sono comportati l’equipaggio, che ha trasportato il ragazzo e l’accompagnatore al Pronto soccorso di Rimini, dove sono state effettuate le procedure di triage e accettazione”.
Non solo. “Stigmatizzando in modo assoluto il fatto, l’Ausl della Romagna ha proceduto con denuncia penale nei confronti dei due soggetti rappresentati nel video, in quanto hanno distolto mezzi di soccorso dal loro compito di istituto e creato un allarme ingiustificato”, ha sottolineato il dottor Maurizio Menarini, direttore della Centrale operativa del 118 ed emergenza territoriale Romagna.
La posizione dei giovani è ora al vaglio della Procura e sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Riccione. Nei loro confronti dovrebbe configurarsi l’accusa di procuratore allarme, alla quale potrebbe aggiungersi anche quella di interruzione di pubblico servizio.
Redazione Nurse Times
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