Covid-19: gli infermieri libero professionisti non potranno vaccinarsi nella prima fase della campagna?

Giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia che, in alcune realtà italiane, non sarà consentito agli infermieri libero professionisti di avere la precedenza (come accadrà per gli infermieri dipendenti pubblici e privati) per le imminenti vaccinazioni per il Covid-19.

La campagna che si avvierà tra pochi giorni, rivolta a tutti i lavoratori della sanità pubblica e privata e agli anziani ricoverati nelle RSA, pare non essere riservata agli infermieri che lavorano in ospedale senza essere direttamente assunti.

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Occorre specificare come le notizie all’interno di molte regioni italiane siano spesso nebulose, discordanti e alquanto incredibili, ma francamente l’augurio è che quanto stia trapelando in via ancora informale, possa finire rapidamente nel dimenticatoio.

Infermieri libero professionisti vaccinati a fine 2021 con il resto della popolazione non a rischio?

A tutela della salute pubblica e contro questa nefasta idea si è espressa Laura Rita Santoro, responsabile regionale del sindacato Nursing Up Lazio.

A tutti i politici 

Oggetto: si segnala la presenza di numerosi liberi professionisti con partita IVA, all’interno del SSN che debbono accedere al vaccino COVID 19 

La presente al fine di segnalare che nel SSN esistono numerosi liberi professionisti, taluni per scelta, molti in assenza di alternative valide e stipendi decorosi. 

Abbiamo sentito parlare della prossima campagna vaccinale COVID 19, ma nessuna parola a proposito dei liberi professionisti anche infermieri. 

Nel pubblico abbiamo ricevuto numerosi solleciti, mentre i liberi professionisti stanno impazzendo nel cercare di capire a chi rivolgersi? 
Personalmente sono per la scelta libera, consapevole, piuttosto che obbligatoria. 

Però dovrebbe essere accessibile a tutti i professionisti sanitari, potenzialmente esposti, dal momento che sanitari! I liberi professionisti, stanno chiedendo, ovunque, ma hanno ricevuto risposte diverse, e comunque, benché professionisti sanitari impegnati nei tamponi e nell’assistenza domiciliare, potrebbero dover aspettare la somministrazione del vaccino quando sarà concesso ai comuni mortali, attraverso il medico di famiglia. 

Si ricorda che anche i medici di famiglia sono considerati come liberi professionisti, quindi come gli infermieri, dovrebbero essere coinvolti nella campagna vaccinale. 

Sono convinta che si debba prevedere anche i liberi professionisti sanitari con partita IVA, dal momento che sono consapevole siano numerosi. 

È fondamentale ed indispensabile pensare anche a questi ultimi, figli di un Dio minore! 

Sono la responsabile Regionale Nursing Up Lazio, anche se non riguarda la sola regione Lazio. Cordialmente.


La redazione di Nurse Times seguirà da vicino questa annosa vicenda, con la speranza che chi debba decidere il destino di migliaia di infermieri libero professionisti e dei loro rispettivi pazienti, possa compiere la scelta giusta.

Dott. Simone Gussoni

Dott. Simone Gussoni

Il dott. Simone Gussoni è infermiere esperto in farmacovigilanza ed educazione sanitaria dal 2006. Autore del libro "Il Nursing Narrativo, nuovo approccio al paziente oncologico. Una testimonianza".

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