In Puglia la questione del fabbisogno di operatori socio-sanitari (oss) emerge come una sfida critica nell’era post-pandemica. Il tavolo tecnico istituito per affrontare questa problematica riveste un’importanza cruciale, poiché la Regione si trova di fronte a nuove sfide organizzative nelle strutture socio-assistenziali del Sistema sanitario nazionale (Ssn). Tuttavia la mancanza di indicatori scientifici precisi rende la situazione complessa, richiedendo un approccio attento e basato su dati concreti.
Dopo il maxi concorso del 2020, che ha assunto solo una frazione degli idonei, emerge la necessità di affrontare una carenza di circa 4mila oss entro il 2024/2025. La mancanza di personale non solo impatta negativamente sulla qualità dell’assistenza, ma genera anche bisogni assistenziali “inascoltati”. La Regione Puglia ha bisogno di risposte concrete per garantire una programmazione efficace e mitigare questa emergenza.
La mancanza di indicatori scientifici precisi è un ostacolo significativo. Domande cruciali riguardano il numero di posti letto attivi nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, la proporzione di oss rispetto agli altri professionisti sanitari, la situazione nel settore pubblico-privato e nelle carceri. La necessità di ottenere dati accurati sul numero di oss attualmente in formazione e sulle stime future è fondamentale per pianificare azioni concrete.
Per affrontare il vuoto assistenziale è necessario un approccio completo. La formazione robusta e una programmazione significativa con un modello organizzativo valido sono chiave per promuovere non solo le assunzioni, ma anche l’elevazione della professionalità dell’oss. La Federazione Migep chiede chiarezza sui dati di formazione e sulla copertura economica nelle diverse opportunità di impiego.
La carenza di personale non è solo un problema regionale, ma nazionale. Con la previsione di case di comunità, ospedali di comunità e poliambulatori secondo il DM 77, è essenziale conoscere i parametri specifici per determinare il fabbisogno di oss in queste nuove strutture.
L’evoluzione del ruolo dell’oss nell’area sociosanitaria è in corso, ma la questione della formazione resta cruciale. La Legge Lorenzin e i decreti attuativi indicano il percorso verso un ruolo sociosanitario più completo, ma la definizione pratica è ancora in sospeso.
Affrontare il fabbisogno di oss in Puglia richiede un approccio olistico che consideri dati precisi, formazione adeguata e una visione a lungo termine. La risposta a questa sfida influenzerà direttamente la qualità dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria offerta alla popolazione, richiedendo azioni concrete e un impegno congiunto da parte di istituzioni e organizzazioni del settore.
Redazione Nurse Times
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