Messina: “Non c’è più tempo. Vogliamo delle risposte importanti e immediate. Non ci accontenteremo delle promesse”
Un oggettivo sottodimensionamento del personale sanitario e numerosi diritti negati, sia nella Asl che nella Sanitaservice. Sono questi sostanzialmente i punti cardine sui quali si base la piattaforma vertenziale stilata dalla Fials Taranto.
Ma non c’è più tempo, perché “si tratta di una situazione drammatica – afferma il segretario generale della Fials Taranto, Emiliano Messina – e le problematiche non sono più procrastinabili, anche in considerazione del fatto che il territorio vive quotidianamente la ricaduta della nota (e drammatica) situazione ambientale condizionata dalla grande industria.
Innegabile, dunque, che Taranto è la provincia con un tasso elevatissimo di patologie onco-ematologiche, verosimilmente causate dai cancerogeni liberati per anni dallo stabilimento industriale e patologie cronico-degenerative. Inoltre, la nostra popolazione è quella con il tasso di prevalenza standardizzato per cardiopatia ipertensiva con scompenso cardiaco e diabete più alto della Puglia, che, unitamente alle patologie onco-ematologiche, necessita di un’attenzione particolare con interventi mirati di prevenzione e screening, che possono realizzarsi solo con il potenziamento degli organici, soprattutto con l’estate alle porte”.
Per questo il sindacato autonomo tarantino ha deciso di passare ai fatti, proclamando lo stato di agitazione del personale e indicendo una manifestazione pubblica con sit-in di protesta davanti agli uffici della direzione generale della Asl Taranto in viale Virgilio, per giovedì 4 luglio 2024, dalle 09:30 alle 12:30.
“Il motivo per il quale abbiamo deciso di indire un sit-in di tutti i dipendenti della Asl TA e Sanitaservice – afferma il numero uno della Fials Taranto – è legato a quello che a noi piace chiamare vertenza sanità. Una vertenza che sottolinea le criticità che sono sotto gli occhi di tutti. Perché nella sanità a Taranto non funziona niente, a causa di responsabilità che sono completamente da addebitare a livello regionale. Ed è impossibile non tenere in considerazione il fatto che la Regione consenta ad altre province di indire procedure concorsuali e avvisi pubblici e a Taranto invece li blocca.
L’unica cosa che ci tiene a galla è lo spirito di abnegazione del personale, ma ovviamente le carenze sono così tanto importanti che non si può più tollerare il fatto che comunque a Taranto il personale sanitario non possa andare in ferie e gli ospedali non sono più in sicurezza, perché la nota carenza di personale sta determinando il ridimensionamento dei servizi (un esempio su tutti la recente chiusura della Cardiologia a Manduria).
In definitiva – conclude il sindacalista – noi vogliamo delle risposte importanti e immediate e non ci accontenteremo delle promesse”.
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