Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fials Taranto.
Sulle recenti dichiarazioni del governatore pugliese Michele Emiliano, che in una lettera inviata alla premier Giorgia Meloni e al ministro Urso, ha proposto di saldare i crediti vantati dalle imprese dell’indotto nei confronti di Acciaierie d’Italia con avanzi vincolati, così come avvenuto durante la pandemia e la guerra in Ucrania, è intervenuto non solo Giuseppe Carbone, segretario nazionale Fials, ma anche Emiliano Messina (foto), segretario generale di Fials Taranto, che intende far sentire la voce del mondo della sanità tarantina, ormai al collasso da mesi.
“Apprendiamo con favore della volontà del governatore di farsi carico dei crediti vantati dalle aziende dell’indotto nei confronti di Acciaierie d’Italia, e chiediamo che il mondo della sanità, ormai al collasso, riceva lo stesso trattamento, e quindi le giuste risorse per assunzioni, nonché per il potenziamento delle attività di screening, in merito ai danni connessi all’emergenza sanitaria da inquinamento ambientale e da cancerogeni“, afferma il segretario di Fials Taranto.
Prosegue Messina: “Chiediamo al governatore Emiliano di investire le stesse risorse per compensare le grandi carenze di personale nella provincia di Taranto, che si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini, costretti a ricevere una assistenza sanitaria non certo di qualità, e sui lavoratori, costretti a turni massacranti e a privazione dei diritti”.
Sempre il segretario di Fials Taranto: “Siamo ancora in attesa che la Regione Puglia individui le risorse di finanziamento di competenza regionale per i fondi contrattuali previsti dal Ccnl Comparto Sanità, così come siamo ancora in attesa di risorse per garantire a tutti i lavoratori, non solo a quelli di Bari, il servizio mensa nelle aziende sanitarie e il pagamento del premio Covid per i lavoratori Asl e Sanitaservice”.
E ancora: “È ormai sotto gli occhi di tutti lo stato di salute della sanità pugliese e tarantina, ormai costretta a una cura dimagrante senza precedenti: mancano infermieri, oss, amministrativi, fisioterapisti, educatori, personale tecnico, della riabilitazione e della prevenzione. A Taranto ci sentiamo abbandonati dalla politica regionale, che non tiene conto delle specificità del nostro territorio, soprattutto legate all’emergenza sanitaria e ambientale”.
Conclude il segretario di Fials Taranto: “Ci auguriamo che, con lo stesso vigore e la stessa determinazione mostrata per il saldo dei crediti dell’indotto, il governatore intervenga sulla sanità tarantina con un piano straordinario di assunzioni, al fine di ridare dignità al nostro territorio, ormai fanalino di coda regionale. Se Acciaierie d’Italia inquina, la politica non può girarsi dall’altra parte e non considerare le ricadute sulla salute dei tarantini. Propongo l’apertura immediata di un tavolo di confronto in Prefettura sull’emergenza Taranto”.
Redazione Nurse Times
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