Le ustioni solari sono causate da un’eccessiva esposizione alla luce ultravioletta (raggi UV) e comportano dolore e arrossamento della pelle con possibile comparsa di vescicole, febbre e brividi.
Il rischio di ustione varia a seconda di diversi fattori tra cui la concentrazione di melanina nella pelle, la durata dell’esposizione e la quantità di luce ultravioletta nella luce solare durante l’esposizione.
Specialmente nelle persone con pelle chiara, l’ustione solare può comportare un’esfoliazione dell’area, con prurito.
L’appartenenza al fenotipo rosso, caratterizzato da pelle chiara e lentiggini, una storia di precedenti ustioni solari, l’abitare in zone molto soleggiate o ad altitudini elevate, lavorare all’aperto, l’esposizione regolare a sistemi di abbronzatura artificiale (lettini, lampade) e l’utilizzo di creme e unguenti stimolanti l’abbronzatura, possono aumentare il rischio di ustioni solari.
I sintomi di un’ustione da sole compaiono a partire circa da un’ora dopo l’esposizione e durano fino a tre giorni e possono essere accompagnati – nei casi più gravi – da febbre, brividi e debolezza generale. Raramente, un’ustione solare può comportare anche shock, con calo della pressione sanguigna e svenimenti. Quando, a seguito di un’ustione solare, si crea una spellatura o esfoliazione dell’epidermide, la zona interessata può rimanere sensibile per un paio di settimane dall’esposizione al sole.
Come abbiamo visto, l’ustione solare può essere talvolta accompagnata da sintomi quali febbre, brividi, mal di testa e senso di indebolimento. Questi sintomi sono causati dal rilascio di citochine, dovuto all’attivazione del sistema immunitario come nella risposta a un’infezione. Questa reazione può essere potenzialmente pericolosa. Le complicanze più frequenti di un’ustione solare possono essere un’infezione secondaria delle zone interessate dall’ustione e la iperpigmentazione maculata. È opportuno farsi visitare da un medico nei casi in cui compaiano:
È bene tenere conto, inoltre, che ustioni solari di grave entità, possono portare allo sviluppo di forme di tumore della pelle – come il melanoma – determinare un invecchiamento prematuro della pelle (con indebolimento dei tessuti connettivi, rughe profonde, pelle secca, couperose, lentiggini su viso e spalle), o – quando interessano il sistema visivo – comportare danni alla retina e alla cornea, sia temporanei che permanenti.
Nei casi in cui si manifesti febbre alta che può raggiungere e superare anche i 39° C e quando si accompagnano sintomi quali vomito, confusione, infezioni, disidratazione, svenimenti è importante recarsi immediatamente al pronto soccorso.
Il dolore e il prurito caratteristici delle ustioni solari possono essere trattati, a casa, con medicamenti e rimedi di diverso genere:
Sono da evitare l’esposizione al sole nei giorni successivi; l’utilizzo di spugne o spazzole per la pelle ed effettuare peeling o scrub.
Il rischio di un’ustione solare non deve per forza significare rinunciare a godere delle belle giornate all’aria aperta, può essere però importante adottare le adeguate contromisure per evitare danni permanenti o conseguenze gravi:
Redazione Nurse Times
Fonte: GVM – Care & Research
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