Napoli – Le immagini sconvolgenti di pazienti anziani legati ai letti con lenzuola nel reparto di Neurologia dell’Ospedale San Paolo di Napoli hanno sollevato forti preoccupazioni. La denuncia, partita da una persona in visita a un paziente, è stata supportata da video che mostrano due anziani, uno dei quali ultra novantenne, immobilizzati con mani e piedi legati alle barriere metalliche laterali dei loro letti. Il caso è stato prontamente riportato dal quotidiano Il Mattino, suscitando un’ondata di indignazione.
A seguito della denuncia pubblica e della diffusione delle immagini, la Procura della Repubblica ha aperto un’indagine, delegando i Carabinieri del NAS a sequestrare le cartelle cliniche dei pazienti coinvolti per far luce su eventuali abusi. Parallelamente, l’Asl Napoli 1 ha avviato un’inchiesta interna per verificare le responsabilità degli operatori sanitari coinvolti.
Il direttore dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, ha chiesto una relazione dettagliata entro pochi giorni, per determinare con precisione i fatti e valutare l’adozione di eventuali provvedimenti disciplinari. L’obiettivo è chiarire se il comportamento del personale sanitario sia stato in linea con i protocolli o se siano stati commessi abusi.
Nonostante lo sconcerto generato dalle immagini, il sindacato degli infermieri Nursind, attraverso il suo coordinatore Lello Pavone, ha difeso il personale sanitario, sottolineando che in alcuni casi il contenimento fisico può essere necessario per garantire la sicurezza del paziente, ma solo per periodi circoscritti e sotto precise condizioni. Pavone invita a non trarre conclusioni affrettate e ad attendere l’esito delle indagini.
L’Ospedale San Paolo di Napoli non è nuovo a scandali sanitari. Nel 2017, il nosocomio finì sotto i riflettori per il caso di una paziente ricoperta da formiche nel reparto di Medicina generale, un episodio che sollevò interrogativi sulla gestione e la qualità dell’assistenza nella struttura.
Questo nuovo caso riporta al centro del dibattito la necessità di garantire condizioni di cura rispettose della dignità umana, specialmente per i pazienti anziani e fragili. La supervisione adeguata e la formazione continua del personale sanitario sono fondamentali per prevenire situazioni simili e garantire la massima sicurezza dei pazienti.
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