Massimo Randolfi

Tumore metastatico al seno, attività fisica riduce dolore e stanchezza

Prendere parte a un programma di esercizio fisico riduce il dolore e la stanchezza, oltre a migliorare la qualità della vita delle donne con tumore metastatico al seno. Lo evidenziano i risultati di una ricerca presentata oggi alla 14esima edizione della European Breast Cancer Conference (EBCC14) in corso a Milano.

Sebbene le pazienti di tutte le età abbiano beneficiato dell’attività fisica, i ricercatori hanno osservato il miglioramento più significativo nelle donne con meno di 50 anni. In ogni caso, i risultati forniscono solide evidenze che a tutte le donne affette da un tumore che si è diffuso in altre parti del corpo (cancro metastatico) dovrebbe essere proposto l’esercizio fisico come parte integrante del loro percorso di trattamento e cura.

La ricerca è stata presentata dalla dottoressa Anouk Hiensch dell’University Medical Center di Utrecht nei Paesi Bassi. Ha dichiarato: “C’è molta ricerca sugli effetti dell’esercizio fisico nelle persone con cancro in fase iniziale, sono invece pochi gli studi che si occupano dell’argomento in relazione alle pazienti con malattia in uno stadio più avanzato”. 

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“Le pazienti con cancro metastatico spesso subiscono un trattamento continuativo che aiuta ad allungare la vita. Grazie a queste cure, molte pazienti con cancro metastatico vivono più a lungo, ma molte riferiscono un peggioramento della qualità di vita. Perciò abbiamo bisogno di strategie comprendenti terapie di supporto, come l’attività fisica, che migliorino le loro vite”.

La ricerca ha coinvolto 357 pazienti con un’età media di 55 anni affette da tumore metastatico della mammella. Le donne sono state reclutate in otto centri oncologici in Germania, Polonia, Spagna, Svezia, Paesi Bassi e Australia. Di queste, 178 donne sono state selezionate a caso e inserite in un programma di esercizio fisico della durata di nove mesi in aggiunta al loro programma di cure, mentre le altre 179 hanno seguito solo il loro percorso terapeutico.

Il programma consisteva in un allenamento personalizzato, supervisionato da un fisioterapista o da un esperto di fisiologia sportiva, due volte alla settimana e comprendente esercizi di resistenza, esercizi aerobici e di equilibrio.

All’inizio dello studio e dopo tre, sei e nove mesi, i ricercatori hanno chiesto alle pazienti quale fosse il loro livello di stanchezza e la loro qualità di vita, incluso se provassero qualsiasi tipo di dolore.

Complessivamente, i ricercatori hanno rilevato che le pazienti che hanno preso parte al programma di attività fisica hanno provato meno fatica e hanno ottenuto una miglior qualità della vita. I miglioramenti più importanti sono stati riscontrati nelle pazienti con meno di 50 anni e in quelle che provavano dolore all’inizio dello studio.

La dottoressa Hiensch ha dichiarato: “Basandoci su questi risultati, raccomandiamo l’attività fisica sotto la supervisione di esperti per tutte le pazienti con cancro metastatico della mammella, in particolare per quelle che provano dolore, come parte della loro cura standard. Anche le pazienti più in là con l’età possono trarre beneficio dall’esercizio fisico, anche se il programma può necessitare di alcuni specifici aggiustamenti affinchè ottengano i benefici che abbiamo riscontrato nelle donne più giovani”.

 “Se le pazienti sono interessate all’attività fisica – ha proseguito -, è bene che ne parlino prima con il medico da cui sono seguite o dall’infermiera e che cerchino un professionista formato per aiutare le pazienti oncologiche. Non sappiamo esattamente perchè l’esercizio fisico aiuti le pazienti con cancro che provano dolore, ma pensiamo che sia perchè riduce l’infiammazione. Abbiamo raccolto campioni di sangue delle partecipanti allo studio e analizzarli ci dirà di più”.

I ricercatori stanno anche predisponendo un’analisi costi-benefici per convincere i decisori politici e le assicurazioni sanitarie a finanziare programmi di attività fisica per le pazienti.

Il professor Michail Ignatiadis, dell’Istituto Jules Bordet di Bruxelles, in Belgio, è il presidente della 14^ edizione della European Breast Cancer Conference e non è stato coinvolto nella ricerca. Ha dichiarato: “Questa ricerca rappresenta una buona notizia per le pazienti con tumore in stadio avanzato, perchè dimostra che possono ottenere una migliore qualità della vita con meno senso di fatica e meno dolore se prendono parte a un programma che prevede esercizio fisico come parte del loro percorso di cura. Le persone con tumore metastatico non sempre possono essere guarite dalla loro malattia, ma possono vivere per molti mesi o anni, quindi assicurare loro la miglior qualità di vita possible è assolutamente fondamentale”.

Redazione Nurse Times

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