La terapia intranasale viene effettuata attraverso la somministrazione di alcune tipologie di farmaci direttamente nella mucosa nasale attraverso l’utilizzo di uno specifico device MAD (Mucosal Atomization Device). Il farmaco non solo viene assorbito velocemente e raggiunge rapidamente livelli terapeutici, ma evita l’assorbimento epatico della somministrazione EV.
La somministrazione della terapia per via intranasale è una pratica molto utilizzata nell’ambito dell’emergenza-urgenza, poiché permette di somministrare alcuni farmaci in maniera rapida e sicura. Va precisato che non tutti i farmaci possono essere somministrati attraverso questa via e che le patologie che si possono trattare sono poche, ma richiedono di norma un intervento immediato, efficace e risolutivo.
La terapia intranasale ha numerosi vantaggi, primo fra i quali il fatto di essere indolore e facilmente praticabile ed accessibile. Inoltre:
La somministrazione della terapia per via intranasale richiede dei device specifici, fra i quali sicuramente il più utilizzato è il MAD©, Mucosal Atomization Device. Questo device si presenta come una siringa che presenta sulla parte superiore, dove normalmente troviamo l’ago, una spugna conica che si adatta alla narice; un dispositivo interno crea una “atomizzazione” della soluzione, ossia una distruzione del liquido, permettendo la formazione di gocce di dimensioni tra i 30 e 100 micron, adatte ad un immediato assorbimento nasale.
Prima della somministrazione occorre verificare che le narici siano libere da muco o sangue. Per la somministrazione si aspira il farmaco come in una normale siringa. Si inserisce poi la parte spugnosa nella narice e si inietta il farmaco spingendo lo stantuffo del device. Si somministra sempre metà dose del farmaco per narice e non più di 1 ml di farmaco per narice. Se sono necessari volumi maggiori, occorre attendere alcuni minuti per permettere l’assorbimento della prima dose.
La terapia intranasale è indicata in alcuni casi specifici; utilizzata principalmente in condizioni di emergenza–urgenza, è utile a trattare condizioni particolarmente acute che necessitano di un intervento rapido e rapidamente efficace. Le condizioni patologiche in cui è più frequentemente indicata sono: crisi convulsive, dolore acuto, sedazione, crisi ipoglicemica.
La via intranasale per somministrare farmaci nei bambini è diventata sempre più popolare negli ultimi decenni. Le convulsioni, il dolore acuto grave e l’ipoglicemia grave nei pazienti diabetici possono essere gestiti con farmaci intranasali. La somministrazione intranasale è minimamente invasiva, non dolorosa, senza ago e di facile apprendimento e utilizzo. Le prove dimostrano che è un modo sicuro ed efficace per fornire farmaci lipofili che vengono rapidamente assorbiti.
Per questo motivo i farmaci che si somministrano per via intranasale sono tutti farmaci di “emergenza”. I più utilizzati sono:
La via intranasale ha ovviamente alcuni limiti. Il primo fra tutti è quello relativo alla quantità di farmaco che è possibile somministrare. Essendo la mucosa nasale di dimensioni ridotte, la sua capacità assorbimento è altrettanto ridotta. Questo fa sì che tutto il liquido che non viene assorbito, venga ingerito e quindi assorbito in un secondo momento dallo stomaco.
Il volume massimo che si può somministrare è un 1 ml per narice, quindi 2 ml totali, ed ogni somministrazione va sempre fatta in entrambe le narici. Un altro limite di questa terapia è la pulizia della mucosa nasale, poiché la presenza di sangue o secrezioni non permette o addirittura inibisce l’assorbimento di farmaco. Fra le controindicazioni principali vi sono: i traumi del naso; le alterazioni dell’anatomia del naso (es. importante deviazione del setto nasale).
Francesco Ferroni
Infermiere esperto in anestesia e rianimazione, Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche – Ancona. Master in Infermieristica in area critica
Bibliografia
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