Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale (redazione@nursetimes.org).
Riceviamo la tesi sperimentale del dott. Conza Giuseppe, dissertata presso l’Università Degli Studi di Bari.
Gentile Direttore di NurseTimes,
mi chiamo Conza Giuseppe, dottore in infermieristica, vorrei proporre ai vostri lettori il mio lavoro di tesi “Cateteri venosi centrali: strumenti per la valutazione della corretta applicazione delle linee guida per la prevenzione delle infezioni”
Il catetere venoso centrale è un dispositivo medico invasivo, che può avere un inserimento centrale, ad esempio a livello della succlavia, o periferico, a livello della basilica, e giunge fino al terzo inferiore della vena cava superiore e come altri dispositivi invasivi non è scevro dallo sviluppo di complicanze. Tra le principali complicanze che possiamo associare a questo dispositivo lo sviluppo di infezioni, e compito dell’infermiere è mettere in atto una serie di azioni volte a ridurre al minimo l’insorgenza di questo tipo di complicanze.
L’obiettivo posto è duplice, se da una parte si indaga sulla corretta conoscenza delle linee guida per la prevenzione delle infezioni associate al catetere venoso centrale, da parte del personale infermieristico, d’altro canto si valuta la qualità delle linee guida stesse al fine di comprenderne l’applicabilità.
Per il primo obiettivo, a seguito di somministrazione di questionario appositamente costruito sulle indicazioni delle linee guida, il personale infermieristico testato, appartenente a cinque unità operative diverse, ha mostrato discrete conoscenze in materia, identificando quasi sempre correttamente le giuste azioni da svolgere durante l’atto di medicazione del sito di inserimento del catetere venoso centrale. Nel complesso il personale testato si è mostrato preparato e aggiornato in materia.
Il secondo obiettivo, costituito dalla valutazione delle linee guida, è stato portato a termine eseguendo una valutazione delle linee guida in questione con apposito questionario in cui è stato utilizzato il metodo AgreeII che è specifico per la valutazione della qualità delle linee guida.
Cinque coordinatori, caratterizzati da diversi anni di servizio e di esperienza lavorativa di differenti unità operative, considerati esperti per il ruolo di valutatori, hanno valutato, in base agli item proposti dal questionario le linee guida utilizzate in questo studio, e il risultato ottenuto è soddisfacente.
Le linee guida sono state valutante ampiamente positive in termini di qualità, quindi rispecchiando i criteri di chiarezza, applicabilità e rigore scientifico. L’utilizzo di linee guida, chiare, applicabili e sviluppate con rigore e metodo scientifico è uno strumento indispensabile per poter svolgere le di gestire correttamente i vari dispositivi, al fine di garantire la sicurezza del paziente e ridurre al minimo lo sviluppo di complicanze.
Allegato
Il vaccino contro la dengue ha un’efficacia superiore al 50% nel ridurre i casi di…
Ho appreso nelle scorse ore di un lutto che nel mondo accademico napoletano. È deceduto…
L’assistenza transculturale o cultural care fonda le proprie radici nella consapevolezza che esiste una problematica…
Italia Hospital s.p.a. Ospedale Generale di zona Moriggia - Pelascini - Gravedona e Uniti (Como)…
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Antonio Squarcella (SHC OSS), Angelo Minghetti…
L'eccezionale ondata di caldo che si abbattuta sul nostro Paese, in concomitanza con l’aumento dei…
Leave a Comment