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Operatore socio-sanitario tra i lavori usuranti: tra illusione, realtà e speranza. Le riflessioni di Migep, Stati Generali Oss e SHC

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Concorsi oss, Asl 5 Spezzino replica a Cgil: "Impossibile uno scorrimento delle graduatorie che incrementi il numero di assunzioni già effettuate"
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Antonio Squarcella (SHC OSS), Angelo Minghetti (Fedaraione Migep) e Gennaro Sorrentino (Stati Generali Oss).

Apprendiamo con grande soddisfazione, ma anche con cautela, per non illuderci con facili entusiasmi, la notizia dell’ordine del giorno a firma del deputato valdostano Manes, approvato alla Camera all’interno del decreto legge sulle liste d’attesa 2024, che chiede di inserire la professione oss nell’elenco dei lavori usuranti. Se è realtà, e se a breve si arriverà al riconoscimento per gli oss del lavoro usurante, si tratta di un passo avanti per una categoria che da anni chiede tale riconoscimento.

Prima di parlare di riconoscimento dell’oss nel lavoro usurante bisogna aspettare la legge da parte del Governo. Per adesso rimane solo un parere e un impegno favorevole da parte del Governo e del ministro Schillaci su un ordine del giorno che è stato approvato. Non conosciamo quale iter prenderà, se in tempi brevi o in un futuro prossimo con le solite promesse, per poi essere cantonato come tanti ordini del giorno approvati.

Comunque lo riteniamo un risultato importante. Per la prima volta a livello nazionale si prende coscienza che questi lavoratori si trovano a operare in contesti difficili e faticosi, e rappresenta di certo una delle sfide più importanti e delicate dell’assistenza. In questi anni la Federazione Migep – Stati Generali Oss e il sindacato SHC OSS hanno combattuto per quest’obiettivo, con diversi solleciti alle forze politiche di riconoscere un diritto sancito a tutti gli operatori socio-sanitari.

Non vorremmo che l’illusione sia come un romanzo con una proiezione in ambito immaginario, dove poi la corrispondenza non trova la realtà contingente, con una percezione o opinione falsata da un errore dei sensi della mente. Basti pensare alla non applicabilità della Legge 3/18 e il DM 73/21.

La speranza è di poter arrivare a un risultato tangibile quanto prima, e per questo abbiamo contattato il deputato per comprendere meglio l’iter utile a considerare il lavoro usurante degli oss, in modo che possano avere il riconoscimento di quei benefici previdenziali ai fini del diritto anticipato pensionistico, informandoci che è una problematica molto sentita anche in Valle d’Aosta, soprattutto nel comparto pubblico e privato delle cosiddette micro-comunità per anziani e non solo.

Quello che ci fa cadere le braccia è l’affermazione di un sindacato degli infermieri che afferma che l’infermiere e l’ostetrica sono le professioni con il più elevato rischio di burnout, e sono proprio questi operatori che maggiormente subiscono infortuni, che evolvono verso malattie professionali. Sono dunque loro ad avere il diritto del riconoscimento nel lavoro usurante, secondo quel sindacato, il quale si dichiara basito sulla dichiarazione del deputato Manes (“Gli oss si trovano a operare in contesti difficili, sempre a contatto con persone molto fragili e con oggettive difficoltà gestionali, organizzative, logistiche e fisiche”). Gli oss iscritti a questo sindacato cosa pensano del loro sindacato infermieristico?

Tuttavia Il provvedimento non è ancora legge e auspichiamo che quanto prima il contenuto di questo atto si tramuti in norma. E’ un piccolo segnale, che necessita ancora di approfondimenti legislativi. Per adesso rimane sospeso tra illusione, realtà e speranza. Vigileremo attentamente sull’iter della norma e, laddove lo stessa non procedesse secondo tempistiche soddisfacenti, non esiteremo a presentare le nostre istanze.

Redazione Nurse Times

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