Teorizzò il legame tra vaccini e autismo, ex medico riceve il premio ‘cattiva scienza’

Probabilmente, il movimento ‘No vax’ o ‘anti vax’, con tutte le polemiche e la confusione di questi ultimi tempi, sono il frutto delle sue teorie. Parliamo di Andrew Wakefield, ex medico britannico (radiato nel 2010 dal General Medical Council del Regno Unito), che 20 anni fa teorizzò in una ricerca (pubblicata su the Lancet  e poi ritirata con tanto di scuse da parte della rivista scientifica), seguita da diversi articoli, un legame tra il vaccino Mpr (morbillo, parotite e rosolia) e lo sviluppo di autismo e di malattie intestinali.

Il suo studio, definito da molti esperti “la truffa medica più dannosa degli ultimi 100 anni”, è stato considerato “fraudolento”, parziale e impreciso in quanto fu effettuato solo su 12 bambini e Wakefield mentì sui risultati, manipolando i dati. Il motivo? Semplice, come dichiarato da Brian Deer, giornalista della versione domenicale del Times, in una inchiesta del 2004 durata 4 mesi: “Quando ha avvertito i genitori di evitare il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, e ha pubblicato ricerche che rivendicano un legame con l’autismo, Wakefield non ha rivelato di essere stato finanziato attraverso avvocati che cercavano prove da utilizzare contro i produttori di vaccini

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Ora, a distanza di due decadi dall’inizio di questa disinformante storia (che paghiamo in modo importante anche e soprattutto oggi), all’ex medico inglese è stato assegnato il “Rusty Razor”, un premio per la cattiva scienza che viene dato ogni anno dalla rivista The Skeptic (che offre un occhio scientifico sulle pseudoscienze e il paranormale). Un qualcosa di altamente ridicolizzante, secondo la stampa britannica, visto che tale ‘riconoscimento’ viene dato di fatto a chi promuove ‘sciocchezze’ (letteralmente ‘nonsense’) che sembrano scientifiche, ma che non lo sono.

Come spiegato dal magazine in un tweet che ha seguito l’annuncio: “L’attività anti-vaccinazione ha contribuito a un enorme aumento dei casi di morbillo in tutta Europa. L’eredità di Wakefield è longeva”.

E non c’è Rusty Razor che tenga, purtroppo: se l’obiettivo di Wakefield era davvero quello di disinformare e di creare una preoccupante confusione circa i vaccini e il loro fondamento scientifico… Purtroppo dobbiamo dire con amarezza che lo ha pienamente raggiunto.

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