Infermiere dell’Emergenza

Tempo QT ed E.C.G., come riconoscerlo. Patologie correlate

Il tempo QT all’elettrocardiogramma rappresenta una alterazione della qualità della conduzione cardiaca ed è un parametro elettrocardiografico intimamente correlato alla frequenza cardiaca: all'aumentare della stessa esso diminuisce!

Il tempo QT all’elettrocardiogramma rappresenta una alterazione della qualità della conduzione cardiaca ed è un parametro elettrocardiografico intimamente correlato alla frequenza cardiaca: all’aumentare della stessa esso diminuisce!

E’ definito come il momento in cui comincia la contrazione ventricolare e si conclude la ricarica elettrica che avviene dopo ogni battito.

L’aspetto caratteristico di allungamento dell’intervallo QT e i tempi, sono indicati nella figura che segue:

QT

Talvolta si ragiona processando il QTc (tempo QT corretto) che si ottiene:

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  • o mediante l’utilizzo di tavole;
  • o con la formula di Bazett: QTc = QT/ radice quadrata di RR.

E’convenzionalmente osservabile, misurabile e attendibile analizzando le derivazioni  V5 (Precordiale) e D2 (Periferica).

La cosiddetta Sindrome del QT lungo puo essere indotta o genetica.

La forma indotta, la si riscontra a seguito di alterazioni dell’equilibrio idro-elettrolitico, come diminuzione dei livelli sierici di potassio, magnesio o calcio oppure a seguito alla somministrazione di farmaci che alterano l’impulso cardiaco e la sua propagazione come ad esempio Metadone, Levo alpha acetilmetadolo, Alloperidolo, Chetiapina, Tioridazina, Droperidolo, Eritromicina, Sotalolo, Amiodarone, Chinidina, Procainamide, fluorochinoloni

Le forme genetiche  ricordano la variante autosomica dominante nota come sindrome di ROMANO WARD oppure la patologia autosomica recessiva nota come  Sindrome di JERVELL LANGE NIELSEN.

Il video che segue indica didatticamente la conduziuone del segnale elettrico in presenza della suddetta Sindrome: https://www.youtube.com/watch?v=3n3So15GY34

Clinicamente la Sindrome del QT lungo si presenta con una sincope a seguito di uno sforzo fisico e solitamente in età giovanile; non sono escluse lipotimie o sincopi anche a riposto.

Generalmente la terapia del QT lungo è fidelizzata all’utilizzo di Beta-Bloccanti per ridurre l’attività mediata dall’automatismo cardiaco

Un criterio diagnostico valido per la valutazione del rischio di possibilità di Sindrome del QT lungo è il QT DIAGNOSTIC SCORE con un cut off di punteggio = o > a 4 suggestivo per alta probabilità di QT lungo.

 

L’allungamento del tempo QT può far degenerare la manifestazione clinica in morte improvvisa, per arresto cardiaco a seguito di fibrillazione ventricolare.

CALABRESE Michele

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Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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