Il paracetamolo è un composto attivo fruibile in diverse formulazioni farmaceutiche, disponibile sia da banco che su prescrizione. Oltre ad essere comunemente usato per abbassare la febbre (ovvero come antipiretico), può essere un efficace analgesico e alleviare il dolore. La Tachipirina è uno dei più diffusi farmaci a base di paracetamolo (insieme a Sanipirina, Acetamol e Efferalgan).
La dose raccomandata di Tachipirina 1000 è di una compressa (o 1 compressa effervescente o 1 bustina) tre volte al giorno: l’intervallo tra le diverse somministrazioni non deve essere inferiore alle sei ore. Per gli adulti, la dose massima di paracetamolo è di 1 grammo (1000 mg) per singola somministrazione e di 3 grammi (3000 mg) al giorno.
È importante utilizzare la Tachipirina nel rispetto dei limiti raccomandati, poiché un sovradosaggio di paracetamolo può danneggiare il fegato: per questo, occorre evitare assolutamente di consumare alcol durante l’assunzione di tale farmaco; bevande di questo tipo possono aumentare il rischio di danni al fegato.
Se si è soliti consumare più di tre bevande alcoliche al giorno, è consigliabile consultare il proprio medico prima di assumere la Tachipirina e, in ogni caso, non superare mai la dose di 2 grammi (2000 mg) al giorno.
Il paracetamolo, poi, è presente anche in molti altri farmaci combinati: è buona cosa, quindi, controllare attentamente la composizione dei farmaci assunti per evitarne una somministrazione accidentale. Inoltre il paracetamolo può passare nel latte materno e può causare danni al bambino durante l’allattamento. Pertanto, consultare il proprio medico se si sta allattando al seno.
I primi segni di un sovradosaggio di paracetamolo possono includere: nausea, mal di stomaco, perdita di appetito, debolezza, vomito, sudorazione, confusione.
Alcuni sintomi che possono comparire con il tempo e che obbligano a stoppare l’assunzione di tachipirina sono: urine scure, feci color argilla, ingiallimento della pelle o degli occhi, dolore nella parte superiore dello stomaco, perdita di appetito. Se si reputa di aver assunto una dose eccessiva di questo medicinale, è bene contattare immediatamente il medico di fiducia.
I segni di una reazione allergica al paracetamolo, invece, sono: orticaria; gonfiore del viso, delle labbra, della lingua o della gola; difficoltà respiratorie.
Nell’adulto, la dose consigliata è di una compressa alla volta, da ripetere se necessario ogni quattro ore, evitando di superare le sei somministrazioni al giorno. Per dolori intensi o febbre elevata, è possibile assumere due compresse da 500 mg, da ripetere se necessario dopo almeno quattro ore. Le dosi massime giornaliere di paracetamolo per via orale sono di 3000 mg.
Quando si tratta di medicinali, occorre sempre fare attenzione ad assumerli al momento giusto: nel caso delle Tachipirine, un uso eccessivo di paracetamolo può provocare: stanchezza, brusco calo della temperatura corporea e conseguente compromissione dell’efficacia del sistema immunitario.
Solitamente la Tachipirina viene utilizzata per alleviare: dolori di media o lieve entità, febbre (quando supera i 39°), mal di testa. Il paracetamolo viene anche utilizzato nella composizione di farmaci per le malattie da raffreddamento, spesso in combinazione con altri principi attivi come i decongestionanti. Tuttavia può anche offrire benefici per il mal di gola, anche se non possiede proprietà antinfiammatorie.
Quando si ha la febbre, però, non è necessario ricorrere subito ai farmaci, bensì il riposo è la prima via da intraprendere – oltre alla sospensione delle normali attività per recuperare energie. Qualora, nonostante l’utilizzo del paracetamolo, la febbre dovesse persistere (o addirittura alzarsi), è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico di base, anche per conoscere i dettagli della somministrazione del farmaco.
Come prima cosa, occorre sottolineare che è sempre importante seguire attentamente le istruzioni riportate sul foglio illustrativo presente nella confezione di Tachipirina.
Ecco alcune istruzioni per l’uso:
In linea generale, bisogna interrompere l’uso di Tachipirina e contattare il medico se:
Occorre ricordare, poi, che l’assunzione di paracetamolo può influenzare i risultati dei test di glucosio. La Tachipirina può essere conservata a temperatura ambiente, lontano da fonti di calore e umidità, mentre le supposte possono essere mantenute a temperatura ambiente o in frigorifero.
L’effetto analgesico raggiunge il suo picco massimo entro un’ora e di solito dura tra quattro e sei ore, a seconda del formato del farmaco. Nel caso della riduzione della febbre, può manifestarsi già dopo 30 minuti dalla somministrazione e l’effetto antipiretico può durare almeno sei ore.
Redazione Nurse Times
Fonte: Pazienti.it
Seguici su:
L’Italia fa un significativo passo avanti nel riconoscimento e nella valorizzazione degli Operatori Socio Sanitari…
L'Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Reggio Calabria ha preso una posizione netta in seguito…
L’emergenza/urgenza è un settore che richiede preparazione, lucidità ed esperienza e non per ultimo la…
Un'infermiera cinquantenne, dipendente dell'Asl5 della Spezia, è finita al centro di un'inchiesta della Procura della…
Il Ministero della Salute ha riconosciuto un risarcimento di 850mila euro ai due eredi di…
Avola (Siracusa), 30 agosto 2024 – Un episodio increscioso ha scosso l’ospedale di Avola, in…
Leave a Comment