Sono tanti gli italiani che, pur avendo l’assicurazione, dichiarano di preferire la sanità pubblica nell’eventualità di doversi operare. Soprattutto in caso di intervento serio, magari al cuore o per la rimozione di un tumore.
In pochi, però, conoscono un fenomeno dilagante: affidare in gestione le sale operatorie degli ospedali pubblici ai privati. Un fenomeno che Regioni e amministratori giustificano spesso con la carenza di personale in sanità, senza però dire che l’appalto dei blocchi operatori costa molto più di quanto costerebbe l’assunzione di nuovo personale.
Così come costa più della riorganizzazione di una rete di sale operatorie che, stando a una recente ricognizione condotta dal ministero della Salute, nella metà dei casi lavora al ritmo medio di appena un intervento al giorno. E proprio dai pochi interventi eseguiti derivano le insufficienti esperienza e dimestichezza che si riscontrano nelle sale operatorie, con conseguente abbassamento dei livelli standard di sicurezza in moltissimi ospedali.
Redazione Nurse Times
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